Dice il deputato: «ho depositato una interrogazione al ministero delle telecomunicazioni per conoscere più da vicino alcuni numeri di questa realtà. Chiedo quanti italiani risultano iscritti a Facebook, se e quale tipo di controllo risulti al ministero essere effettuato e da parte di chi, dove risultino le sedi operative del social network in questione e chi ne siano i legali rappresentanti, se e quanti siano i casi segnalati di censura e di eliminazione di iscritti, gruppi o altro in rete».
Evidentemente nel corso d'informatica per deputati manca una lezione che spieghi la cosiddetta Clausola Cat Sitwoy, valida anche al di fuori del mondo politico e largamente ignorata dai più:
Se usi come supporto vitale della tua attività un servizio:
– che non hai la più pallida idea di come funziona,
– che non sai dov'è localizzato geograficamente,
– che non hai protetto con le misure minime di sicurezza,*
– di cui non sai come contattare i responsabili, perché parlano una lingua a te sconosciuta,
– che non hai pagato perché gratuito e supportato dalla pubblicità,
– che non fornisce alcuna garanzia formale di qualità del servizio;
il giorno che non funziona, non rompere l'anima a chi non c'entra nulla e ha di meglio da fare: sono ... Cat Sitwoy.
* 2022/07/11. Ho aggiunto questa precisazione per maggiore chiarezza, anche se il concetto di protezione dell’account era formalmente già ricompreso nel concetto di non avere la più pallida idea di come funziona. Sono passati quattordici anni dalla prima pubblicazione di questo post e mi è sembrato prudente esplicitare cose che un tempo potevano essere considerate implicite. Mi risulta inoltre che il signor Salvini abbia fatto un po’ di strada da allora, ma la Clausola continua a valere. Per tutti.
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