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2008/12/19

Occhio alle truffe nigeriane all’inglese

Avete vinto una causa in Inghilterra e manco lo sapete? Variante british della truffa alla nigeriana


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Vignetta di Moise, pubblicata inizialmente su AFNews e ripubblicata qui per gentile concessione dell'autore.

Grazie a una lettrice, Marlyse, segnalo questa variante originale della classica truffa alla nigeriana: vi arriva una mail in inglese da una persona che dichiara di essere un manager di una banca del Regno Unito e allega al messaggio una sentenza, sempre in inglese, secondo la quale avete vinto una causa e vi spettano un bel po' di sterline. Eccone un'immagine, debitamente pecettata:



Il documento ha un'aria decisamente ufficiale, anche perché un rapido controllo via Internet conferma che il tribunale della Contea di Basildon esiste realmente. Ma la plausibilità viene infranta non solo dal fatto, bello grosso, che pare strano ricevere una sentenza favorevole per una causa mai intentata: leggendo i dettagli si nota che l' ordine del tribunale, datato 1/12, intima di pagare entro il giorno successivo. Tempi un pochino stretti per qualunque sistema giudiziario.

La truffa, da questo punto in poi, segue il copione classico della tecnica nigeriana (419 scam), che prende questo nome dal paese che ne è il principale esportatore: se rispondete, vi arriva la richiesta di "sbloccare" il risarcimento versando una cifra per presunte tasse o spese di incasso o simili. Il "funzionario", nel caso descritto dalla lettrice, aveva chiesto prima 2500 dollari e poi altri 600 dollari per "spese di trasferimento". Sarebbe stato un bell'incasso, ma per il truffatore, se la lettrice non fosse stata insospettita anche dal fatto che il "funzionario" aveva un indirizzo di e-mail di Yahoo anziché della propria banca.

Scampato pericolo, stavolta: ma là fuori ci sono tante altre vittime potenziali. Facciamo il possibile per metterle in guardia.

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