Poche ore fa Fortnite, uno dei giochi online più popolari del momento, è stato rimosso prima dall’App Store di Apple e poi anche da Google Play.
Chi l’ha già installato sul proprio iPhone/iPad ce l’ha ancora, ma non può scaricare aggiornamenti; chi vorrebbe installarlo sul proprio iPhone/iPad semplicemente non può.
Gli utenti Android possono ancora installare Fortnite passando dal sito di Epic Games o dal Samsung Galaxy Store (se hanno uno smartphone Samsung). Il gioco resta disponibile, almeno per ora, su PlayStation, Xbox One, Nintendo Switch, PC e Mac.
Importante: non scaricate Fortnite o suoi aggiornamenti da altre fonti, neanche se consigliate da amici. State sul sito ufficiale, Epicgames.com. I criminali informatici approfitteranno inevitabilmente della situazione e diffonderanno versioni infette del gioco.
Ma cos’è successo per scatenare questa rimozione forzata? Epic Games ha rilasciato un aggiornamento che consente ai giocatori di comprare a prezzo scontato i v-Bucks, la moneta interna del gioco, direttamente da Epic Games stessa, senza passare dai sistemi di pagamento di Apple, che si prendono il 30%. Questo è vietato dal regolamento dell’App Store, e quindi Apple ha rimosso il gioco; Google Play, invece, non esige l’esclusiva, però ha proceduto lo stesso alla rimozione di Fortnite perché comunque i giochi ospitati da Google Play devono consentire acquisti tramite l’in-app billing Google Play. Anche Google chiede il 30%.
Chiaramente è in corso una prova di forza fra Fortnite, Apple e Google. Epic Games contesta il sostanziale duopolio e ritiene che il 30% sia una commissione decisamente troppo alta; in tal senso ha depositato un’azione legale (PDF) contro Apple [2020/08/14 16:30: ora anche contro Google (PDF)].
Staremo a vedere gli sviluppi legali ed economici: per ora Epic Games sta decisamente vincendo la campagna mediatica, con un video che fa il verso a una famosissima pubblicità di Apple, che nel 1984 si presentava come la compagnia che scardinava i monopoli e ora viene presentata da Epic Games come una monopolista essa stessa.
Il video originale è questo:
Maggiori informazioni sono su Gizmodo (che nota un possibile problema legale, in base al quale Apple avrebbe violato le proprie regole), The Register, BBC, Ars Technica e ancora Gizmodo.
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