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2020/08/20

Sembra grafica digitale, ma è reale: il recupero al volo di una carenatura che rientra dallo spazio

Questo video postato su Instagram da SpaceX viene ritenuto da molti un’animazione digitale.



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È vero che l’illuminazione, la piattezza della superficie dell’oceano e la fluidità dei movimenti (e anche la musichetta da ascensore ironica) possono far pensare alla grafica digitale, ma non è così: è una ripresa reale del recupero, da parte di SpaceX, di una delle due metà della carenatura protettiva appena usata per portare nello spazio una serie di satelliti Starlink grazie a un razzo Falcon 9, il 18 agosto scorso.

Ciascuna metà di queste carenature costa alcuni milioni di dollari, per cui recuperarle e riusarle è un risparmio notevole. Normalmente, infatti, vengono distrutte durante il rientro dallo spazio. Per questo SpaceX le ha dotate di un sistema di manovra e di un paracadute manovrabile e ha installato su alcune grandi imbarcazioni veloci una enorme rete di cattura supportata da enormi bracci sporgenti.

Sembra un accrocchio da cartone animato, ma la rete consente di evitare che la carenatura finisca in acqua e debba quindi essere ripulita a fondo dalla contaminazione marina, riducendo i costi di riutilizzo.

Fra l’altro, questa carenatura è già al suo secondo volo, come nota SpaceX nel video su Youtube della medesima scena, che è più nitido e quindi consente di capire meglio che non si tratta di una simulazione al computer:



Questo è un breve video, piuttosto psichedelico, delle prime fasi del rientro in atmosfera di una di queste carenature: notate i fori che si aprono sul fondo, verso il retro, e che sembrano aprirsi intenzionalmente, forse per usare il flusso dell’aria come getto di stabilizzazione.

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