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2022/03/24

Addio a Stephen Wilhite, papà dei GIF

Stephen Wilhite, il creatore del popolarissimo formato grafico GIF, è morto a 74 anni il 14 marzo scorso. Ne ha dato annuncio la moglie Kathaleen.

La sua invenzione di questo formato grafico risale al 1987, quando Wilhite lavorava alla Compuserve, uno dei grandi operatori online statunitensi dell’era pre-Internet. Fu una rivoluzione per la grafica digitale, che all’epoca era quasi inesistente a causa delle limitazioni tecniche dei computer, dei modem e delle linee telefoniche di quel tempo. 

Oggi che guardiamo disinvoltamente video in 4K in streaming può sembrare incredibile, ma negli anni Ottanta era normale aspettare diversi secondi mentre la singola immagine fissa si componeva, riga dopo riga, sullo schermo del computer. E persino questo misero risultato era ottenibile soltanto grazie a una serie di scorciatoie tecniche molto eleganti adottate da Wilhite.

La scorciatoia principale era la riduzione della quantità di dati da trasmettere, grazie alla compressione digitale (LZW) e alla riduzione del numero di colori realmente presenti nell’immagine: ne venivano infatti usati al massimo 256, e tutte le sfumature intermedie venivano simulate usando pixel di colori approssimativamente simili (come potrete notare ingrandendo l’immagine di Wilhite qui sopra, che è ovviamente in formato GIF).

Il formato non era ideale per le fotografie, ma era ottimo per i grafici e aveva due grandi vantaggi: consentiva di creare piccole animazioni cicliche -- ve li ricordate i classici omini stilizzati che lavorano negli avvisi “sito in costruzione”? -- e inoltre era compatibile con tutti i tipi di computer. Anche per questo è ancora diffusissimo anche adesso, per esempio per creare mini-immagini di commento o decorazione per i post sui social network.

Una GIF animata. Credit: Wikipedia.

Nel 2012 la sigla GIF, che sta per Graphics Interchange Format, ossia “formato per l’interscambio di grafica”, è stata scelta come parola dell’anno dai prestigiosi Oxford Dictionaries, e nel 2013 Stephen Wilhite ha vinto un prestigioso premio Webby per la sua invenzione e per il suo contributo alla cultura di Internet.

Sull’importanza del formato creato da Wilhite non ci sono dubbi: ma su come si pronunci il nome di quel formato, invece, c’è un battibecco che spopola fra gli informatici da decenni. Si dice GIF (gif) con la G di giraffa o GIF (ghif) con la G di ghianda

Secondo la documentazione tecnica ufficiale, rilasciata nel 1987, la pronuncia corretta sarebbe gif (con la G di giraffa): “The GIF (Graphics Interchange Format), pronounced "JIF", was designed by CompuServe and the official specification released in June of 1987” (GIF Pronunciation Page).

Wilhite stesso, nel ritirare il premio Webby nel 2013, ha ribadito che la pronuncia corretta è gif, e lo ha fatto a modo suo, usando appunto una GIF animata con la dicitura “It's pronounced "JIF" / not "GIF"”:

In teoria, essendo il creatore dello standard, è lui a decidere qual è la pronuncia corretta del nome della sua creatura. Ma molti linguisti sono dell’avviso che in realtà è l’uso comune, non la regola astratta e imposta, a decidere la pronuncia dei vocaboli e degli acronimi, per cui il papà delle GIF (ghif) o GIF (gif) che dir si voglia non avrebbe l’ultima parola sul nome della propria creatura.

Di fatto, a livello mondiale sembra che si stia imponendo la pronuncia ghif, secondo alcuni sondaggi, e i dizionari più autorevoli sono divisi sulla questione. La controversia è stata citata anche in Big Bang Theory (nella puntata The Fortification Implementation).

Howard Wolowitz : Settle this. Those little animated pictures on the Internet, are they called "gifs" or "jifs"?

Leonard Hofstadter : Well, the G stands for "graphics." That's a hard G, so I'd say "gif."

Raj Koothrappali : What? The guy who invented it says it's "jif."

Howard Wolowitz : I'm sorry, do you mean the guy or the juy?

Qui sotto trovate lo spiegone, illuminante come sempre, di Tom Scott.


Una cosa è certa: tormentare i vostri amici informatici sottoponendo loro la domanda “Ma si pronuncia “gif” o “ghif”?” è sempre stato un metodo garantito per creare pandemonio. Ora è utile anche per tenere viva la memoria di Stephen Wilhite.

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