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2022/10/24

Artemis I, l’insolita traiettoria di volo illustrata in due video

Due video illustrano in dettaglio la traiettoria di volo piuttosto insolita prevista per la missione circumlunare senza equipaggio Artemis I, prova generale del ritorno degli astronauti sulla Luna, la cui partenza è al momento pianificata per il prossimo 14 novembre.

Il volo durerà in tutto 26 giorni circa (a seconda della data esatta di lancio) e collauderà nello spazio profondo tutti i sistemi di supporto vitale del veicolo spaziale Orion oltre che il vettore gigante SLS e il modulo di servizio, che è realizzato in Europa. Questa missione stabilirà un nuovo record di distanza dalla Terra per un veicolo spaziale capace di trasportare esseri umani. Sfrutterà il campo gravitazionale lunare (gravity assist) per accelerare e arrivare a mezzo milione di km dalla Terra (quindi più lontano della Luna), inserendosi in un’orbita retrograda lontana (Distant Retrograde Orbit), che è altamente stabile e richiede poco propellente. Quest’orbita viene definita lontana perché è in gran parte a notevole distanza dalla superficie lunare (minimo di 100 km e massimo di 70.000 km) e retrograda perché Orion volerà intorno alla Luna in direzione opposta a quella in cui la Luna orbita intorno alla Terra.

La stabilità dell’orbita DRO, spiega la NASA, è dovuta al fatto che interagisce con due punti del sistema Terra-Luna in cui gli oggetti tendono a restare in equilibrio fra le attrazioni gravitazionali dei due corpi celesti. Quest’orbita era stata studiata inizialmente per l’Asteroid Redirect Mission, un progetto (poi abbandonato) di cattura di un asteroide da piazzare in orbita stabile intorno alla Luna a scopo di studio.

Durante il ritorno verso la Terra Orion effettuerà un altro passaggio vicino alla Luna, a circa 100 km dalla sua superficie, e concluderà il proprio viaggio con un ammaraggio nell’Oceano Pacifico.

La missione successiva avrà a bordo quattro astronauti e volerà intorno alla Luna. La terza missione porterà gli astronauti sul suolo lunare, oltre cinquant’anni dopo l’ultima visita di esseri umani sul nostro satellite. La partenza di questa terza missione è attualmente prevista per il 2024, ma non esiste ancora il veicolo di allunaggio, per cui è probabile che ci saranno ulteriori rinvii.

Il primo video è della NASA (scaricabile qui).

Il secondo video è dell’ESA e mostra il ruolo nella missione del Modulo di Servizio Europeo, che è il contributo dell’ESA al veicolo Orion della NASA e fornisce elettricità, acqua, ossigeno e azoto alla capsula oltre a mantenerne la temperatura e la traiettoria e a dargli parte della spinta verso la Luna e per il ritorno verso la Terra.

A differenza delle missioni Apollo, che dipendeva da batterie e celle a combustibile (fuel cell), il Modulo di Servizio userà pannelli solari per generare energia. Al termine della missione, il modulo si staccherà dalla capsula Orion e si disintegrerà nell’atmosfera terrestre. Uno schema generale della missione è pubblicato dall’ESA qui (in inglese).

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