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2024/01/02

Oggi alle 11.30 sarò su Radio3scienza per parlare di “Carrying the Fire”

Ultimo aggiornamento: 2024/01/03 16:15.

Buon 2024! Stamattina alle 11.30 sarò ospite di Radio3scienza insieme a Diego Meozzi e Piero Bianucci per parlare di Carrying the Fire, la traduzione italiana dell’autobiografia dell’astronauta lunare Michael Collins.

Ricordo che l’e-book costa 11,99 euro; il libro cartaceo costa 25 euro e si estende su 462 pagine. È ampiamente illustrato e corredato da un sito gratuito, aperto a tutti, pieno di foto personali e storiche di Michael Collins: Carryingthefire.it. Potete inoltre leggere gratuitamente un assaggio del libro sul sito dell’editore.

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2024/01/02 15:50. Il podcast della puntata è disponibile qui. Noi cominciamo a 6:45.

Per l’occasione il conduttore ci ha chiesto, fuori onda durante la preparazione della puntata, di spiegare come mai proprio Collins si guadagnò il primato di “uomo più solo dell’universo” quando i suoi compagni scesero sulla Luna e lui rimase in orbita ad attenderli, perdendo il contatto radio con loro e con tutto il resto dell’umanità ogni volta che passava sopra la faccia nascosta della Luna.

Collins, infatti, non fu il primo astronauta a separarsi dai suoi compagni di missione dietro la Luna: due mesi prima di lui ci fu John Young, pilota del Modulo di comando e servizio (il veicolo spaziale principale) della missione Apollo 10, che a maggio del 1969 volò verso la Luna, si inserì in orbita intorno al nostro satellite e fece scendere fino a 14 chilometri dalla superficie lunare gli altri due membri dell’equipaggio, Tom Stafford e Gene Cernan, a bordo del Modulo lunare. Ma allora perché la definizione di “uomo più solo dell’universo” fu applicata soltanto a Collins?

Sapreste rispondere?

Pubblicherò stasera la risposta: per chi non vuole attendere, la trova commentata nell’HTML di questo post.

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2024/01/03 16:15. Ecco la risposta: John Young, nel Modulo di comando e servizio (CSM), non fu mai fuori contatto radio e/o visivo rispetto ai suoi compagni Gene Cernan e Stafford quando si allontanarono a bordo del loro Modulo lunare (LEM). Durante la loro missione, Apollo 10, la distanza massima fra LEM e CSM fu di circa 340 miglia nautiche (circa 630 km) durante le otto ore di volo separato dei due veicoli.

Invece Collins, in Apollo 11, rimase separato dai compagni per 21 ore circa e perse il contatto radio con loro e con la Terra ripetutamente a ogni suo passaggio oltre l’orizzonte lunare ("dietro" la Luna dal punto di vista terrestre). Lui sì che fu realmente isolato da tutti gli altri esseri umani esistenti.


Fonti: Apollo 10 Press Kit, pag. 21; Apollo 10 Flight Journal; Space.com; per Apollo 10, undocking a 98:11:57 e docking a 106:22:02 secondo l’Apollo 10 Mission Report, pagg. 14-15; lo stesso rapporto indica, a pag. 4-1, che “The lunar module was separated from the command module for 8 hours in lunar orbit, and the maximum separation distance was 340 miles.”

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