Cerca nel blog

1998/07/12

[IxT] Vendite di Windows 98 a gonfie vele (12 luglio 1998)

E così adesso Win98 è in vendita anche in Italia. Negli Usa, durante i primi quattro giorni di disponibilità sono state vendute 500.000 copie del programma, alla pari con Windows 95 quando fu lanciato.

[Fonte: CNN Quick News]

beh, io sono responsabile di almeno una copia venduta in meno....Alcuni lettori di questa mailing list hanno deciso di soprassedere all'acquisto dopo aver letto i miei articoli sull'argomento. I legali della Microsoft possono contattarmi via e-mail.

Non voglio passare per anti-Microsoft, anti-Bill Gates e anti-quellochevipare. Quando una cosa fa schifo, fa schifo e va detto, non importa chi l'ha fatta. Equation Editor della Microsoft e', a mio parere, un programma bellissimo. Siamo tutti grati a Microsoft per aver standardizzato l'interfaccia dei programmi (tutti i menu a tendina disposti nello stesso modo in tutti i programmi, le icone e i pulsanti tutti uguali, eccetera), cosa cui ormai non fa caso nessuno. Ma Windows 98, mi spiace, non è un prodotto di cui sento il bisogno.

Dicevo, non voglio passare per uno che dice le cose per partito preso.

Faccio solo un commento conclusivo e poi la smetto con questa storia di Windows 98.

Il mio consiglio è di _non_ comperare Windows 98. I motivi li ho già discussi negli articoli precedenti. Aspettate di comprare un computer nuovo, cosa che comunque vi toccherà fare entro qualche mese se volete stare al passo coi tempi. Così troverete Windows 98 preinstallato _gratis_ e risparmierete 240.000 lire; cosa più importante, eviterete pienamente i problemi di compatibilità, perché la macchina nuova sarà sicuramente compatibile con Win98. Basta.

Se proprio volete installare Windows 98 sopra un Windows 95 esistente, FATE UNA COPIA COMPLETA DEI VOSTRI DATI. Utente avvisato, mezzo salvato.

cito e traduco le parole di Stewart Alsop, articolista della rivista economica statunitense Fortune e abbastanza imparziale da essere chiamato dal governo USA come consulente tecnico e testimone esperto in materia nella causa antitrust contro Microsoft. La sua spiegazione riassume il mio punto di vista molto meglio di quanto potrei fare io.

[Fonte: Fortune del 20/7/98, pagine 85-86]:

"Non intendo passare a Windows 98. [..] L'industria del software per PC ha alimentato una forma di "dipendenza" da software negli utenti, creando programmi tosti, offrendoceli come stuzzichini e poi aggiornandoli forsennatamente per alimentare la nostra dipendenza e generare profitti. [...] Credo che uno dei motivi per cui la Microsoft è così dominante è che è quasi l'unica, fra i produttori di software, ad aver capito le dinamiche della dipendenza da software. Ha capito che questa vera e propria dipendenza psicologica non è razionale: noi chiediamo sempre nuove funzioni piuttosto che pretendere qualità ed esecuzione a regola d'arte. Per cui la Microsoft ha risposto alle esigenze dei clienti creando programmi ipertrofici che non funzionano perfettamente, ma grosso modo fanno quel che devono fare."

E, aggiungo io, lanciando campagne pubblicitarie immense per creare interesse in una cosa che normalmente non ne ha. Qualcuno si ricorda la campagna pubblicitaria per l'uscita del DOS 6.22? Quella del DOS 5.0? Di Linux? Appunto.

Sicché la gente fa la fila da mezzanotte alle due davanti ai negozi di Milano e Roma per comprare in anteprima un barbosissimo sistema operativo come se fosse l'ultimo CD di Ligabue. Meraviglie del marketing. Fa niente se il prodotto è mediocre: l'importante è che la gente sia contenta di comperarlo e si senta gratificata dal farlo prima ancora di averlo installato. In gergo pubblicitario, Mr. Gates ha trasformato un freddo programma in un "bene di consumo emozionale": roba che compri non perché ti serve, ma perché senza ti senti inferiore agli altri.

Beh, io sono ben contento di essere inferiore. Il mio PC (con Win95) funziona. Quello di molti acquirenti di Windows 98 no. ;-)

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

Nessun commento: