-- Antibufala: la rotonda magica
-- Antibufala: il nuovo triangolo europeo
-- Un "grazie" a Alessandro S., MAQ e un anonimo
-- Ancora a proposito di migrazione della newsletter
Antibufala: la rotonda magica
"Immagina di guidare in Gran Bretagna", inizia un documento Word che circola in Rete e che contiene delle inquietanti immagini di traffico automobilistico. "Intanto
sei già incasinato perchè devi guidare al contrario... Poi, vai
tranquillamente pensando al five o’clock tea e ti trovi alle prese con
un segnale al quale le tue 200 lezioni di autoscuola non ti hanno
preparato... Cerchi di immaginarti cosa sarà... Qualche decina di metri
dopo apparirà questo: La rotonda magica !".
Le immagini dell'appello mostrano una incredibile rotatoria che sembra
un vortice impazzito di auto che girano in tutte le direzioni. "Ce ne sono 3 o 4 come questa in Gran Bretagna. Questa è a Swindon, tra Londra e Cardiff, vicino a Southampton. No comment...".
Le foto lasciano davvero di stucco, ma non si tratta di un perverso
fotomontaggio. La "rotonda magica" esiste davvero: è sufficiente
immettere in Google il nome della località (Swindon) e "magic roundabout" (la scritta sul cartello nella prima foto) per trovare pagine Web che la descrivono, come ad esempio http://www.netcyclo.co.uk/places/polit/nations/uk/england/wiltshire/swindon/magicrdb/magicrdb.htm, che presenta quasi esattamente le medesime foto.
E' esatto anche che ci sono altre "rotonde magiche" come questa: una è
a Hemel Hempstead, sempre nel Regno Unito, ed è documentata ad esempio
presso http://www.hemelhempsteadtoday.co.uk/custom_pages/CustomPage.asp?Page=263. Un'altra, stando al sito dedicato alla rotonda di Swindon, è nella zona sud di Londra.
Prima che consideriate queste immagini come la prova definitiva della
totale e inguaribile eccentricità degli inglesi, occorre fare qualche
chiarimento. I rondò, o rotatorie che dir si voglia (c'è tutta una
terminologia da scoprire in siti come http://www.webstrade.it/stampa/LeStrade10-2001/miniature.htm), sono molto più diffusi all'estero che in Italia.
In Inghilterra fanno addirittura furore i cosiddetti "mini-roundabout",
o mini-rondò, che non sono altro che un normale incrocio in mezzo al
quale è dipinto un cerchio bianco, intorno al quale si deve girare.
Sono dappertutto, anche in città. Lo so bene, io ne affronto tutti i
giorni per portare le mie figlie a scuola (abito in Inghilterra). Per
cui gli inglesi sono molto abituati ai rondò, al punto di rispettarli
anche se sono costituiti soltanto da una segnaletica orizzontale
dipinta sull'asfalto, e quindi questa giostra è per loro più naturale
che per un italiano.
La "rotonda magica", se la guardate con calma, non è altro che la
composizione di cinque minirondò disposti ad anello; questo anello
forma un sesto rondò più grande.
Il vantaggio di questa soluzione è che un automobilista che arriva da
una delle strade collegate dal rondò e deve uscire a quella
immediatamente a destra (ricordate, siamo in Inghilterra, i rondò si
percorrono in senso orario) non è costretto a impegnare tutto l'anello
esterno e quindi fermare il traffico sulle altre strade e fermarsi
quattro volte: può imboccare il minirondò davanti a sé, uscire a destra
e imboccare direttamente il minirondò che sta davanti alla strada sulla
quale vuole uscire. Nella pagina antibufala che ho preparato trovate
foto, disegni, piantine e schizzi esplicativi:
http://www.attivissimo.net/antibufala/rotonda_magica/rotonda_magica.htm
Tenete presente che le foto sono disorientanti, come dice l'appello,
anche perché in Italia si guida a destra. Inoltre quando si affrontano
queste "rotonde magiche" in auto, non si ha la visione del carosello di
auto mostrato nella seconda foto, ripresa da una certa altezza: ci si
concentra soltanto sulla propria segnaletica.
Ma funzionano queste "rotonde magiche"? Pare di sì, anche se producono
un certo caos iniziale, come descritto nei siti sopra citati: "Its
opening attracted then national press and television and the Gazette
reported it caused some of the biggest traffic jams ever seen in Hemel
Hempstead. It was the first such roundabout to be opened anywhere
and it quickly settled down to ease the town’s traffic problems". Del resto, di tecniche alternative per riunire cinque strade ad alto traffico senza causare code di chilometri non ce ne sono.
Inoltre gli abitanti del luogo si sono affezionati alla "rotonda
magica", al punto che è diventata una piccola attrattiva turistica, e
che quando gli esperti, negli anni Novanta (questi rondò sono dei primi
anni Settanta), proposero di rimpiazzarla con un sistema basato su
semafori, si mosse una petizione per salvare il rondò, organizzata dal
giornale locale. La rotonda rimane fiera al suo posto.
Il nome "Magic Roundabout" significa "rotonda magica",
ma allude anche al titolo di un popolarissimo programma inglese per
bambini, che tradotto letteralmente significa "la giostra magica".
Concludo con una piccola curiosità: nelle proprietà del documento Word
si legge "University of Southampton" e uno spezzone in francese: "maginez: vous conduisez en Grande Bretagne et".
Con un editor esadecimale, inoltre, il buon Word rivela come sempre
altre informazioni nascoste, come nomi spagnoli (José Gabriel Pulido,
Antonio Diaz, Marina Mediero, Laura Perez) e tedeschi (Dirk Bohrer), a
testimonianza che questa storia ha fatto un bel po' di strada. E che
Word infila nei propri file informazioni di cui l'utente non è
consapevole, con tutti i rischi di privacy che questo comporta. Ma
questa è un'altra storia.
Antibufala: il nuovo triangolo europeo
Dovremo tutti comperare un nuovo triangolo per l'auto? Stando a un appello che circola, parrebbe di sì. "La polizia stradale ha
iniziato a controllare, ogni volta che fermano qualcuno, che sulle
macchine ci siano i nuovi triangoli "europei", senza avvertire nessuno
che erano cambiati.", dice l'appello.
L'indignazione sale subito, ma l'appello propone rimedi intanto che avvisa del pericolo: "Sta notizia me l'ha girata un amico della stradale.
Le misure sono cambiate e tutti i triangoli validi fino a oggi (e che
tutti abbiamo in auto) non vanno piu bene. In più i bastardi danno una
multa di 250 Euro, e tutto questo senza che TV o giornali abbiano
minimamente pubblicizzato la cosa. Infine, (ed è proprio il massimo)
pare che nessun ricambista o negozi simili abbiano già in vendita i
nuovi triangoli... Comunque trovate in allegato un file con i nuovi formati e le
misure omologate. Girate sto messaggio a tutti i vostri amici e parenti
!!! E sperate in bene..."
E qui si svela la bufala, anzi la burla. I "triangoli" di cui parla
l'appello non sono quelli per indicare le emergenze in auto, ma
"triangoli" femminili, scarsamente coperti da costumi da bagno modello
"filo interdentale", ritratti nella foto che accompagna l'appello e di
cui trovate copia ad esempio presso
http://digilander.libero.it/Riwa83/filez/triangoli.jpg
Attenzione: la foto, come si suol dire, può essere poco adatta a un luogo di lavoro.
Quello che era nato come semplice scherzo, però, si è trasformato in
una bufala perché qualcuno si è dimenticato di allegare l'immagine
rivelatrice quando ha inoltrato il messaggio. Così molti utenti hanno
iniziato a prenderlo per buono. Giusto per chiarire: non è previsto
alcun cambiamento nei triangoli: quello di cui disponete adesso va
benissimo e, mi auguro, continuerà ad andar bene a lungo. Tenetelo
pulito e verificate ogni tanto che sia facilmente accessibile e
funzioni regolarmente. Sto parlando dei triangolo per l'auto,
cos'avevate capito?
Un "grazie" a Alessandro S., MAQ e un anonimo
Alessandro S., MAQ e un anonimo di Fiumicino mi hanno
mandato una donazione a sostegno del mio lavoro online. Donazione che
-- confesso -- ho subito speso parzialmente in focaccia da Ottavio, un
cuneese che ha aperto una bottega dove prepara delle cose italiane
squisite, qui a York. Purtroppo non mi hanno mandato un indirizzo di
e-mail al quale rispondere, per cui lo faccio qui nella speranza che mi
leggano: grazie Alessandro, salutami Roma, la pizza che fanno qui a
York è buona se sai dove andare, non temere; grazie anonimo o anonima; grazie
MAQ, bella famiglia in quel di Torino, anche se la composizione
digitale delle foto tua e di Enrico è un po' sconcertante ;-).
A
proposito: chissa perché anche Alessandro, come tutti, pensa che io
stia a Londra. C'è questo strano meccanismo psicologico in cui
incappano tutti, anche i giornalisti quando mi intervistano: danno per
scontato che se uno abita in Inghilterra sta per forza a Londra. Un
giorno qualcuno me lo spiegherà.
Ancora a proposito di migrazione della newsletter
I più attenti avranno notato che la numerazione della newsletter ha fatto un saltino: probabilmente vi manca la newsletter numero 028.Niente panico: la 028 è semplicemente un messaggio di servizio che ho distribuito tramite il nuovo canale di distribuzione della newsletter, ossia Peacelink.it.
Infatti oltre all'appoggio temporaneo presso Domeus.it, la newsletter "Internet per tutti" è disponibile anche tramite Peacelink.it, che ringrazio per l'ospitalità.
Questa scelta è dovuta al fatto che non tutti i lettori hanno gradito la presenza di pubblicità in coda ai messaggi (pubblicità di cui NON sono né responsabile e dalla quale NON traggo guadagni) e l'obbligo di accettare di ricevere e-mail pubblicitari da Domeus.it (dai quali non prendo soldi).
Appena risolti i problemi di dentizione del servizio di Peacelink.it, la newsletter migrerà al nuovo ospite senza che dobbiate fare nulla. Spariranno così pubblicità e obblighi di ricevere messaggi promozionali. I contenuti saranno quelli di sempre.
Per il momento, comunque, NON FATE NULLA.
La newsletter viene per ora spedita sia tramite Domeus.it, sia tramite Peacelink: le due "edizioni" sono identiche e riconoscibili dal fatto che l'edizione Peacelink non ha pubblicità e ha una P dopo il numero progressivo; l'edizione Domeus ha una D.
Se ricevete la newsletter in due copie, NON FATE NULLA: cancellate il doppione e basta. La cosa si sistemerà da sola a breve.
Questo è giusto un breve messaggio di partenza: seguiranno i dettagli e i chiarimenti.
Ciao da Paolo.
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.
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