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2003/04/11

[IxT] #2003-031 (11/4/2003). La bufala degli squillini

Scusate la veste "spiccia e sporca" di questa newsletter, ma sono di corsa. Mi trovo a Pescara, come preannunciato, e domattina alle 9, presso il palazzo della Provincia, faro' due chiacchiere pubbliche (in buona compagnia di altri ottimi relatori) sul software libero. Se capitate da queste parti...

Sono insomma in tournée, quindi con mezzi meno potenti del solito, e oltretutto il portatile che di solito uso in viaggio ha avuto un "crash"... nel senso che mi è rovinosamente caduto di mano e si è rotto. Lezione di vita informatica numero 47: mai andare in giro con un portatile in mano e un cavo penzoloni, per quanto si stia attenti, il cavo si incaglierà da qualche parte e strattonerà via il portatile di mano. Prometto una foto del disastro appena rientro alla base, ossia domenica.

Sto quindi lavorando con mezzi di fortuna (laptop sostitutivo) e quindi non ho tutte le mie amate comodità. Per cui vado subito al sodo.

L'appello che sta circolando, a proposito dell'intenzione dei gestori di telefonia mobile di far pagare gli "squillini" (ossia le chiamate fatte senza rispondere e facendo soltanto squillare il cellulare del destinatario per fargli sapere che lo pensiamo, che vogliamo farci chiamare eccetera), è _falso_.

E' un pesce d'aprile, e pure un po' stantio, visto che ormai il primo di aprile è passato da un po'. Gli operatori hanno smentito la storia, che del resto era facilmente rilevabile come bufala da altri indizi: il riferimento a Repubblica, che indicava solo genericamente il sito di Repubblica ma non la pagina esatta del falso articolo (ovvio, non poteva farlo, visto che l'articolo non esiste), e soprattutto l'esiguità della somma, pari a una frazione infinitesima di euro, che anche facendo centinaia di squillini non assommava mai a cifre significative.

Insomma una burla, e ben congegnata, grazie alla scelta di un argomento "caldo" (ci sentiamo tutti un po' colpevoli perché ci sembra che con gli squillini scrocchiamo) e di uno stile molto giornalistico, da "notizia ANSA".

Complimenti a tutti i lettori che mi hanno segnalato e analizzato in dettaglio la bufala, e un pernacchione a tutti i sedicenti giornalisti di varie testate che l'hanno riportata senza nemmeno prendersi la briga di chiamare Tim, Vodafone o Wind per verificare.

Per oggi è tutto: ri-scusate la fretta e la brevità.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

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