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Sta circolando molto intensamente dai primi di ottobre un appello per Luca, un bambino affetto da "panencefalite subacuta sclerosante". L'appello invita a contattare l'indirizzo email angela2272@inwind.it e a inoltrarne copia a tutti gli indirizzi che conoscete.L'appello cita, in particolare, "un articolo sul quotidiano La Stampa di Torino in data 29/09/04". L'articolo esiste e quindi è presumibile che il caso descritto nell'appello sia, purtroppo, autentico.
L'articolo su La Stampa di Torino risale appunto al 29/9/2004, nella sezione "Torino cronaca", pagina 49, è a firma di Marco Accossato e conferma quanto descritto nel messaggio. È attualmente consultabile via Internet negli archivi del giornale (www.lastampa.it), ma verrà rimosso trenta giorni dopo la pubblicazione, restando disponibile soltanto agli abbonati. Ne ho comunque conservata una copia.
Non lo riporto integralmente per ragioni di diritti d'autore, ma l'articolo riporta nomi e cognomi della famiglia coinvolta e spiega che la panencefalite è una malattia rara, "una complicazione del morbillo contro il quale non era stato vaccinato". La vaccinazione contro il morbillo, infatti, è facoltativa. I primi sintomi di Luca risalgono a dicembre 2003. Secondo l'articolo, "Luca non compirà 15 anni, se non troverà un medico e una medicina che possano aiutarlo". È in cura presso l'ospedale Regina Margherita.
L'appello diffuso via Internet ha consentito a una parente di scoprire che esiste "un'associazione di famiglie con lo stesso problema a Cagliari e in Francia", di cui in ospedale si ignorava l'esistenza.
Molte informazioni sulla panencefalite subacuta sclerosante sono reperibili in Rete digitandone il nome in Google. Come indicato nell'appello, l'equivalente inglese è "subacute sclerosing panencephalitis".
Le prime segnalazioni dell'appello mi sono pervenute il 5 ottobre 2004. Al momento non sono in grado di confermare che la casella di e-mail citata nell'appello sia ancora funzionante.
Questa breve indagine vuole soltanto autenticare un appello del quale molti, inevitabilmente, hanno dubitato, vista l'abbondanza di appelli senza data e senza nomi che circola su Internet, spesso con fini poco chiari. Ai genitori di Luca va tutta la mia solidarietà di padre.
L'indagine antibufala è su Attivissimo.net.
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