English AbstractAccording to an e-mail that is circulating on the Internet and has been illustrated in many newsgroups and Websites, the United States 20-dollar bill contains hidden clues that forewarned of the September 11 attacks.
For example, according to these allegations, by folding the bill appropriately (as shown below) one can "reveal" the image of the Pentagon and of the twin towers of the World Trade Center surrounded by smoke. If the bill is folded in another way, it "reveals" the name "OSAMA".
This is yet another example of the well-known phenomenon called pareidolia: the natural tendency to identify familiar shapes in random patterns, especially in an emotionally stressful context. What you get when you fold a 20-dollar bill is an image that only vaguely resembles the Pentagon or the World Trade Center, but the emotional force of the idea fills in the details.
The word "OSAMA" is "revealed" only by folding the bill in an extremely arbitrary way, and only if the "0" of the "20" is interpreted as the letter O. Other equally arbitrary folds allow to "reveal" other entirely irrelevant "hidden messages", such as "TIT", "THUD", "SAM", "NIT", "TENDER", and so forth. In other words, the same method can be used to find almost any "message" one wishes.
Il testo della catena di sant'Antonio
Circola in Rete un appello secondo il quale nella banconota americana da 20 dollari sarebbero nascosti segni che annunciavano gli attentati dell'11 settembre.
Piegando opportunamente la banconota, infatti, da un lato si formerebbe l'immagine del Pentagono circondato dal fumo dell'attacco; piegandola a rovescio, si formerebbe l'immagine delle torri gemelle del World Trade Center, anch'esse attorniate dal fumo. Cosa ancora più inquietante, piegando la banconota in un altro modo si forma un nome che tutto il mondo ha tristemente imparato a conoscere: OSAMA.
L'appello circola sotto forma di allegato Word o PDF, con illustrazioni che citano un sito satirico (Testinadivitello.it), che non ne è però l'origine, visto che la storia di piegare una banconota da 20 dollari circola anche nei newsgroup americani. Ecco alcune delle immagini:
Perché è una bufala
Non ho verificato personalmente per mancanza di banconote adatte (mandatemene una, se volete, le accetto volentieri), ma la situazione descritta nell'appello è probabilmente vera: alcuni lettori mi confermano che effettivamente piegando la banconota come indicato si ottengono i risultati descritti.
Come dobbiamo interpretare questa strana osservazione? Dobbiamo pensare che gli autori del cliché della banconota abbiano avuto una premonizione? Dobbiamo pensare invece che i disegnatori delle banconote americane siano complici dei terroristi e quindi ci siano chissà quali altri messaggi nascosti nelle altre banconote?
Improbabile. E' invece assai più probabile e ragionevole pensare che si tratti di una semplice coincidenza, o per meglio dire, di uno di quei meccanismi psicologici ben noti a chi studia il paranormale: gli esseri umani tendono spontaneamente a riconoscere forme familiari in oggetti sconosciuti o irregolari. Si chiama pareidolia. Un tipico esempio è l'abitudine di scorgere le sembianze di cose, persone e animali nelle nuvole. Un altro esempio più controverso è il riconoscimento del volto della Madonna o di Padre Pio nelle macchie di muffa o umidità sui muri: ne ho viste parecchie, e io ci vedo sì a fatica un volto umano, ma come faccio a sapere che è quello di un santo e non è invece quello di Che Guevara?
In realtà, piegando la banconota nel modo descritto nell'appello non si vede il Pentagono o il World Trade Center: si vedono delle strutture geometriche molto vagamente simili a quelle dei due edifici. Una volta "suggerita" dall'appello, la somiglianza si coglie, ma senza questo suggerimento l'immagine potrebbe rappresentare qualsiasi cosa.
La dicitura OSAMA, invece, usa un altro meccanismo caro agli pseudoanalisti della Bibbia, quelli che sostengono che nel testo sacro ci sono messaggi nascosti, decifrabili scegliendo un opportuno codice (ad esempio leggendo una lettera ogni tre, oppure due ogni cinque, o giù di lì). In realtà qualsiasi testo, sottoposto a un trattamento del genere, prima o poi "rivela" parole nascoste: non perché siano state nascoste intenzionalmente, ma semplicemente perché in qualsiasi sequenza casuale di lettere, prima o poi, compariranno gruppi di lettere che in una lingua o un'altra vogliono dire qualcosa. In un famoso esperimento, lo stesso trattamento fu infatti applicato a Moby Dick, testo pregevole ma difficilmente attribuibile a un'ispirazione divina, "rivelando" ogni sorta di parole e nomi, proprio come nella Bibbia.
Nel caso della banconota, la parola OSAMA viene "rivelata" piegando la banconota in un modo del tutto arbitrario, in modo da lasciare esposte solo alcune lettere della scritta THE UNITED STATES OF AMERICA (la O è invece uno zero tratto dal "20" presente in un angolo della banconota). Usando la stessa arbitrarietà, nella dicitura si possono "rivelare" molti altri messaggi: SAM (lo zio simbolo d'America), TIT ("tetta"), TITO (l'ex dittatore jugoslavo), TARA (la casa di Via col vento), TARIC (come TariqAziz, il ministro iracheno), TUER ("uccidere" in francese), giusto per dirne qualcuna. Se poi si legge a ritroso (da destra verso sinistra), si possono "rivelare" ARMATE, IRAN, MASS DETH ("more in massa") in inglese, con un 'trascurabile' errorino ortografico), CRASH e ACIDI. Se poi ammettiamo anche gli anagrammi, troviamo ANTRACE e SARIN (un gas nervino).
Insomma, ci si può trovare di tutto, basta cercare. Volendo ci si trova anche U,N,A,F,I,C,A (metto le virgole per evitare i filtri sulle parolacce): vogliamo allora dire che nella banconota c'è la spiegazione di quello che in realtà manca tanto a bin Laden e lo rende così cattivo? Suvvia, qualcuno (qualcuna) si faccia avanti, così risolviamo il problema.
Premonizione? No. Semplicemente, un'ennesima sciocca leggenda metropolitana sui morti dell'11 settembre.
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