I Mac portatili, come praticamente tutti i laptop di ogni marca, hanno un connettore per un monitor esterno che permette di aumentare lo spazio di lavoro usando simultaneamente il monitor incorporato e quello esterno e visualizzando cose differenti sui due schermi. Avere più spazio rende più produttivi, perché permette di avere tutto immediatamente a portata di sguardo.
Ma perché fermarsi a due monitor, quando se ne possono combinare tre o più e aumentare ancora di più la produttività (o il divertimento)? Esistono infatti delle soluzioni che permettono di usare le porte USB come uscite video supplementari.
Il problema è che per il mondo Mac queste soluzioni sono rare e care: a chi usa Windows va molto meglio. Ma con un po' di ricerche online ne ho trovata una che funziona bene e l'ho pagata di tasca mia, senza alcun incentivo da parte del produttore: è la Diamond BVU195: una scatolina priva di alimentazione esterna che si attacca alla porta USB del computer (dalla quale viene alimentata) e al cavo video del monitor aggiuntivo. Costa 69 franchi (circa 53 euro) e se ne possono attaccare a uno stesso computer fino a sei per supportare altrettanti monitor esterni con connettore DVI, HDMI oppure VGA (tramite gli adattatori forniti nella confezione).
La scatola parla di supporto per Mac OS X (solo su processori Intel), ma il manuale e il CD allegati coprono solo Windows XP e Vista. Sul sito del produttore ci sono delle info in merito e nella scheda Support and Downloads c'è un driver da scaricare per Mac, ma secondo i consigli di Danny Sullivan su Daggle è meglio evitare tutto quanto e usare invece il driver disponibile presso Displaylink.com. È quello che ho fatto: ho usato la versione 1.5 del driver e ho avuto successo al primo colpo.
Ho lanciato il programma d'installazione del driver, ho scelto DisplayLink Software Installer con un doppio clic e ho seguito la normale procedura di installazione. Al termine dell'installazione è stato necessario un riavvio di Mac OS X. Dopo il riavvio, il monitor esterno collegato via USB è stato riconosciuto subito (è comparso il wallpaper standard di Mac OS X), ma è stato necessario andare nelle Preferenze di Sistema per decidere la disposizione degli schermi.
Staccare e riattaccare il monitor USB (per esempio a un hub USB alimentato) funziona e non causa problemi. Si nota un leggerissimo sfarfallio e ritardo di refresh quando si spostano o aggiornano le finestre sul monitor USB. Non ho provato applicazioni per la cattura di schermate (a parte la funzione Cmd-Shift-4 integrata in Mac OS X, che non funziona sul monitor USB) o per la riproduzione di video HD o VMWare e simili, ma posso dire che i video di Youtube funzionano e che per quello che serve a me (e probabilmente alla maggior parte degli utenti) un terzo monitor, ossia visualizzare testi o pagine Web o immagini piuttosto statiche da tenere come riferimento durante il lavoro, l'aggeggio della Diamond è più che sufficiente. Nelle foto e nel video qui sotto, il monitor collegato al Diamond BVU195 è quello di destra.
Il problema di avere uno spazio così ampio è che la barra menu fissa del Mac diventa molto scomoda (lo è già sui monitor grandi e per quel che mi riguarda è una delle maggiori pecche dell'interfaccia utente di OS X). A differenza di Windows e altri sistemi operativi, infatti, la barra menu delle applicazioni nel Mac è sempre fissa in alto anche se la finestra dell'applicazione alla quale si riferisce si sposta. Con le configurazioni multi-monitor può quindi capitare di avere la finestra dell'applicazione su un monitor e la barra menu dell'applicazione stessa su un altro monitor, e quando i monitor sono tre la cosa si fa pesante.
Certo, la barra menu può essere trascinata a un altro monitor nelle Preferenze di Sistema, ma rimane fissa su quel monitor e non segue l'applicazione che è di volta in volta in primo piano.
Gigaom suggerisce come rimedio Dejamenu, una utility gratuita che permette di richiamare, tramite una combinazione di tasti a scelta, un menu a cascata che corrisponde alla barra menu dell'applicazione che in quel momento è in primo piano. Il menu compare nella finestra dell'applicazione stessa, riducendo drasticamente la strada da fare con il mouse per usare i menu di un'applicazione.
Per installare Dejamenu si scarica il suo file DMG, lo si apre con un doppio clic e si trascina DejaMenu.app alla cartella Applicazioni. Prima di lanciarlo, assicuratevi di andare nelle Preferenze di Sistema, scegliere Universal Access e attivare "Enable access for assistive devices". Poi lanciate Dejamenu, scegliete la combinazione di tasti che preferite e siete pronti. L'unico neo di DejaMenu, perlomeno nelle mie prove, è che il menu non compare istantaneamente ma ha un piccolo ritardo abbastanza scomodo che ne riduce l'utilità.
Miki601, nei commenti, ha proposto MenuEverywhere (nagware). Michele ha suggerito SecondBar. Ho provato il primo e per ora mi trovo bene: quando sposto il puntatore del mouse su uno schermo, compare la barra menu in alto su quello schermo. MenuEverywhere ha anche molte altre opzioni, ma mi accontento di questa.
Aggiornamento (2013/02/03)
L'uscita di Lion e Mountain Lion ha reso inutilizzabili per parecchio tempo i driver DisplayLink citati nell'articolo, ma a fine gennaio è uscito un nuovo driver Display Link che funziona al primo colpo (perlomeno sul mio Mac).
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