Si avvicina
la stagione delle vacanze e aumentano le occasioni di volare per
turismo. Siamo ormai abituati a portare con noi un bell'assortimento
di gadget elettronici e a tenerli sempre accesi, ma sugli aerei c'è
solitamente l'obbligo ferreo di spegnere cellulari, lettori DVD e
computer, almeno per il decollo e l'atterraggio.
C'è
un’opinione molto diffusa, promossa per esempio dall’attore Alec
Baldwin, secondo la quale si tratterebbe in realtà di una
precauzione inutile, considerato per esempio che alcune compagnie
aeree hanno sostituito i manuali di volo con degli iPad, che stanno
quindi accesi addirittura dentro la cabina di pilotaggio, e a bordo
di alcuni aerei c’è il servizio WiFi. Ma le ricerche documentano
casi concreti nei quali un cellulare lasciato acceso ha interferito
con gli strumenti di navigazione degli aerei di linea, portando il
velivolo fuori rotta di parecchi chilometri, come è successo nel
2011, per esempio, a un aereo di linea regionale, le cui bussole
erano andate in tilt e si sono sistemate quando uno degli assistenti
di volo ha convinto un passeggero a spegnere il proprio iPhone.
Secondo la
compagnia aerea Delta, fra il 2010 e il 2012 vi sarebbero stati
almeno 27 episodi nei quali i dispositivi elettronici dei passeggeri
sono stati sospettati di aver causato malfunzionamenti di aerei. La
International Air Transport Association ha registrato 75 casi di
sospetta interferenza fra il 2003 e il 2009. In un test condotto nel
2004, un cellulare della Samsung risultò sufficientemente potente da
coprire il segnale dei satelliti GPS, rendendo inservibili i tre
ricevitori GPS di bordo. Al tempo stesso, secondo un sondaggio il 30%
dei passeggeri avrebbe lasciato acceso inavvertitamente un
dispositivo durante un volo.
Ci sono casi
storici davvero drammatici in campo militare: nel 1967, il fascio di
onde elettromagnetiche di un radar accese per errore un missile
installato a bordo di un caccia, causando un incendio a bordo che
fece 134 vittime. Ma è in gran parte una questione di potenza delle
emissioni: un cellulare che cerca di connettersi alla rete a terra
emette disturbi molto più potenti di un tablet che utilizza il WiFi
di bordo.
Inoltre il
fatto che i piloti usino degli iPad va chiarito: si tratta di tablet
privi della sezione di telefonia cellulare. Senza contare che non si
sa se i passeggeri stanno usando dispositivi danneggiati, difettosi o
modificati. Dato che c’è di mezzo la sicurezza aerea, prevale il
principio di prudenza.
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