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Sto lentamente scrivendo il mio prossimo libro, Almanacco dello Spazio, una raccolta cronologica degli anniversari spaziali e astronomici, e oggi ricorre l'anniversario di uno dei più spettacolari fallimenti della corsa allo spazio.
Gli Stati Uniti stanno tentando di rispondere all’umiliazione dello Sputnik sovietico, che ha stupito il mondo diventando il primo satellite artificiale, e vorrebbero lanciare a loro volta un satellite su un razzo Vanguard. Ma il lancio fallisce catastroficamente: il razzo si alza di una decina di centimetri e poi esplode sulla rampa di lancio. Il satellite rotola via, finendo in un cespuglio. Ora si trova al Museo Smithsonian di Washington. I giornali, impietosi, usano titoli come Kaputnik. Il filmato dell’epoca è memorabile.
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