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2020/06/03

Avventurette in auto elettrica: Benvenuta, Tess

Ultimo aggiornamento: 2020/06/04 18:45.



Vi presento Tess. È una Tesla Model S 70 del 2016 usata, con su 79.053 km, pagata meno di una Golf GTI nuova. Ha almeno 300 km di autonomia a velocità autostradali. È appena arrivata al Maniero Digitale. Ha una storia molto, molto speciale: ve la racconterò nei prossimi giorni.

Era questa la “grossa sorpresa tecnologica” di cui parlavo qui e che era al centro di un’amichevole sfida che ho vinto grazie a voi (e che adesso potrò finalmente raccontarvi). Forse ho fatto una pazzia; ma soprattutto di questi tempi, di doman non c’è certezza.

Quando saremo tutti più liberi di ritrovarci faccia a faccia, sarà mio piacere ospitarvi a bordo.

Qualche FAQ al volo:

  • Il nome Tess è tratto dalla serie di fantascienza Salvation: uno dei protagonisti, Darius Tanz, chiaramente ispirato dalla figura di Elon Musk, guida una Tesla Model X e ha un supercomputer quasi senziente che si chiama appunto TESS.
  • Ho speso in tutto 37.200 CHF, ossia 34.290 euro al cambio attuale. Da nuova, quattro anni fa, costava circa 89.000 CHF (81.800 euro).
  • Mi ci sono voluti alcuni mesi di appostamento per trovare TESS nella sezione auto usate del sito Tesla.
  • Il sistema operativo dei computer (plurale) di bordo è Linux.
  • Si connette a Internet. Il suo MAC Address inizia con 90:03:B7, che corrisponde alla Parrot SA.
  • Abbiamo scelto intenzionalmente il colore blu con sedili chiari.
  • L’abbiamo voluta usata non solo per risparmiare e per avere questo modello specifico, ma anche per dare a quest’auto una seconda vita e quindi non farne fabbricare una apposta per noi: in altre parole, è un’auto già “riciclata”.
  • Non ha il Supercharger gratuito a vita.
  • Ha gli aggiornamenti via Internet.
  • Non ha le telecamere laterali; ha “solo” quelle frontali e posteriori.
  • È una pre-facelift, ossia ha un ovale sul muso che richiama la calandra tradizionale dei veicoli a motore termico.
  • Ha l’hardware Autopilot di prima generazione (scelto intenzionalmente), ma ho fatto disattivare tutti gli automatismi di assistenza di guida, persino il cruise control (che è adattivo ma ha una logica più complessa rispetto ai normali CCA). Ho tenuto solo la frenata automatica d’emergenza. Li riattiverò man mano.
  • Ha una batteria da 70 kWh, la più piccola attualmente disponibile, scelta intenzionalmente per non portare in giro massa che solitamente non mi serve. La 70 kWh pesa circa 453 kg contro i 625 kg della 100 kWh; la differenza di peso equivale a due passeggeri adulti.
  • È la versione a motore singolo, trazione posteriore. Anche questa è una scelta intenzionale.
  • Dovrebbe fare 0-100 km/h in 5,6 secondi, ma la potenza pura non è un dato che mi interessa particolarmente.
  • Ha quattro anni di garanzia residua su motore e batteria, due anni di garanzia residua sul resto del veicolo.
  • La posso caricare comodamente a casa o alle colonnine gratuite che ho vicino al Maniero, per esempio presso IKEA.
  • Terrò entrambe le auto perché farlo mi costa pochissimo: annualmente per aggiungere ELSA, la piccola Peugeot iOn, alla polizza/targa di Tess mi costa 50 CHF/46,5 EUR di assicurazione e 68 CHF/63 EUR di tassa di circolazione, ed ELSA è ottimale per la città mentre Tess è perfetta per i viaggi lunghi ma scomoda in città (è grossa e poco manovrabile negli stretti parcheggi svizzeri).
  • La procedura di ritiro presso Tesla a Zurigo è stata a dir poco surreale nella sua semplicità.
  • Ho già fatto il primo viaggio elettrico lungo, da Zurigo a Lugano. Notevole. Zero ansia da autonomia.
  • Ho una settimana di tempo per decidere se tenerla o restituirla.
Il modo un po’ bizzarro in cui è arrivata al Maniero Digitale merita di essere raccontato in dettaglio: la prima puntata è qui.

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