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2020/10/11

Immuni, citare il numero di download è “privo di senso”. Lo dice la documentazione dell’app

Ultimo aggiornamento: 2020/10/11 15:35.

C’è una pagina del sito Immuni che elenca i numeri salienti di quest’app anti-coronavirus, forniti dal Ministero della Salute: al 9 ottobre, dichiara 8.145.511 scaricamenti, 8300 notifiche inviate e 477 utenti positivi. L’account Twitter di Immuni ha festeggiato la tappa degli 8 milioni di download con una certa enfasi.

Anche ANSA ne ha parlato come se si trattasse di una tappa importante. E sicuramente le app anti-coronavirus sono un elemento utilissimo per interrompere la catena dei contagi. Ma i trionfalismi basati su dati sbagliati vanno smascherati.

Infatti scaricamenti non significa necessariamente installazioni attive: un utente può aver scaricato l’app e poi averla rimossa, può averla installata senza attivarla, oppure ancora può averla scaricata più volte, per esempio quando ha cambiato smartphone.

Non solo: la documentazione pubblica di Immuni dichiara esplicitamente che il numero degli scaricamenti è una “misura in gran parte priva di significato” (“number of downloads—a largely meaningless metric”). Ringrazio @Clodo76 ed @ebobferraris per la segnalazione di questa precisazione. 

In altre parole, esultare per il numero di download è solo propaganda. Quello che serve realmente sapere è il numero delle installazioni realmente attive.

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Ma come si fa a sapere quante sono realmente le installazioni attive e quindi quanto è realmente diffusa fra la popolazione quest’app? Considerato che l’app è iper-rispettosa della privacy, come si potrebbe sapere quante persone davvero la usano? Il modo c’è.

In Svizzera, dove vivo, sono disponibili anche i dati delle installazioni attive dell’app equivalente, SwissCovid, sul sito dell’Ufficio Federale di Statistica. Questi dati sono indicati separatamente dai download, e questo consente di notare che la differenza fra download e installazioni attive è notevole: in Svizzera ci sono stati circa 2.438.000 scaricamenti, ma le installazioni attive sono circa 800.000 in meno.

La stessa pagina dell’UFS spiega il metodo usato: statisticamente ogni cinque giorni, ogni app installata invia una richiesta fittizia al sistema di tracciamento di prossimità.

Until 22nd July 2020, the calculation of the number of active SwissCovid apps was based on the app’s automatic contact with the proximity tracing system to update configuration data. This automatic contact takes place several times a day, enabling the number of active apps per day to be calculated. This number largely corresponds with the number of users of the app but may be lower for technical reasons. This is the case, for example, if apps are not permanently active or when mobile phones are switched off or are not connected to a network.

Since 23rd July 2020, the calculated number of active SwissCovid apps is based on active apps making a dummy request to the proximity tracing system statistically once every five days.

These dummy requests are used to ensure data protection so that users who enter a covid code cannot be identified. The number of dummy requests provides a basis for calculating the number of active apps. This method is more robust than the method based on automatic contact to update the configuration.

Maggiori dettagli sono disponibili nel documento PDF apposito, in inglese, francese e tedesco.

La documentazione pubblica di Immuni dice che una stima analoga a quella offerta in Svizzera è possibile (grassetto aggiunto da me; notate la citazione dei dummy upload):

[...] some data on device activity and exposure notifications may be collected and uploaded. These data include:

  • Whether the device runs iOS or Android
  • Whether permission to leverage the Apple and Google Exposure Notification framework is granted
  • Whether the device’s Bluetooth is enabled
  • Whether permission to send local notifications is granted
  • Whether the user was notified of a risky exposure after the last exposure detection (i.e., after the app has downloaded new temporary exposure keys from the server and detected if the user has been exposed to SARS-CoV-2-positive users)
  • The date on which the last risky exposure took place, if any

The upload may take place after an exposure detection has been completed. The operational information is uploaded automatically.

To protect user privacy, the data are uploaded without requiring the user to authenticate in any way (e.g., no phone number or email verification). Moreover, traffic analysis is obstructed by dummy uploads.

Thanks to these data, it is possible to estimate the level of the app’s adoption across the country, not just measured by number of downloads—a largely meaningless metric—but by devices that are actually working properly.

 

Ho chiesto all’account Twitter di Immuni se esiste qualcosa di analogo al conteggio svizzero (nella fretta ho dimenticato un punto interrogativo, lo so).

In attesa di questo dato ben più concreto, festeggiare otto milioni di download è solo un’operazione politica di autopromozione che non ha nulla a che fare con la realtà.

Per quelli che pensano “ma dire che Immuni è stata scaricata 8 milioni di volte incoraggia a scaricarla, quindi è una sorta di ‘bugia’ a fin di bene”: no. Mentire, o gonfiare i dati, è un autogol. Immuni si regge sulla fiducia nelle istituzioni. Se le istituzioni vengono colte a mentire o alterare i fatti, questa fiducia viene minata.


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