Cerca nel blog

2020/10/29

Traduzioni farlocche: “Grease” e il vino della Svizzera italiana

Ieri sera ho intravisto una scena dell’ennesima replica di Grease (1978) su un canale italiano e ho scoperto una chicca. A un certo punto Sandy (Olivia Newton-John) è in camera con le amiche e Rizzo (Stockard Channing) tira fuori una bottiglia di vino. Una delle amiche un po’ oche, Jan, lo descrive con ammirazione dicendo “Vino vero della Svizzera Italiana? È importato!” o qualcosa di molto simile.

La battuta mi è suonata strana, e così sono andato a cercare l'originale. Sì, noi traduttori non sappiamo resistere a una traduzione che ci suona farlocca. Grazie al potere di Internet, in pochi secondi ho trovato lo spezzone in questione e ho appurato che in originale la battuta è “Italian Swiss Colony? Wow, it's imported.” Potete sentirla in inglese qui sotto (non ho trovato per ora lo spezzone equivalente in italiano):

Ma l'Italian Swiss Colony non è un vino della Svizzera Italiana. È un vino americano, fatto in California. Questo. Fatto da una colonia di persone provenienti in buona parte dalla Svizzera italiana (donde il nome). Altre info sono qui.

In altre parole, il senso della battuta del film è che l’amica è talmente ignorante in fatto di vini (e di cultura generale) che pensa che il californianissimo Italian Swiss Colony sia un vino d'importazione. Nella versione italiana il riferimento culturale si perde completamente e la battuta cade nel nulla. A discolpa dei traduttori dell’epoca, confesso che non l’avrei colta neanche in originale.

Il doppiaggio cinematografico è da sempre strapieno di errori, alcuni perdonabili e altri meno. Il mio disastro di traduzione preferito rimane una frase in Viaggio Allucinante (1966): parlando di una parte sottilissima del corpo umano nel quale gli eroi stanno navigando dopo una fantascientifica miniaturizzazione, uno di loro (Donald Pleasence) dice, a 54:48, che “è più sottile di un decimillimetro di pollice”. E qui non ci sono scuse, è proprio ignoranza.

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.

Nessun commento: