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2020/11/06

Antibufala: Trump dice falsamente che i medici incassano ogni volta che un paziente muore di Covid. Non è vero

Con il consenso della redazione di Fake - La fabbrica delle notizie, pubblico qui un fact checking che ho preparato ma è rimasto inutilizzato nella puntata di ieri.

COSA HANNO SCRITTO I MEDIA: Libero ha titolato il 31 ottobre 2020 “Donald Trump, la sparata: "Ecco chi fa soldi quando una persona crepa di coronavirus, vale 2mila dollari". Ma le parole di Trump non hanno alcun fondamento, rispecchiano una tesi cospirazionista ricorrente, e Libero non riporta nessuna delle numerose smentite.

 

LA NOTIZIA: Libero ha riportato acriticamente delle dichiarazioni di Donald Trump, fatte “durante un comizio in Michigan”, secondo le quali “I nostri medici fanno più soldi se qualcuno muore di coronavirus” e “ogni decesso per Covid “vale 2 mila dollari”” e quindi i medici statunitensi starebbero attribuendo alla Covid morti dovute ad altre cause, in modo da intascarsi dei soldi. Le dichiarazioni sono state fatte davvero da Trump, ma non sono fondate, e Libero non lo chiarisce.

 

LO SPIEGONE: Donald Trump ha effettivamente fatto in pubblico queste accuse gravissime ai medici durante un comizio a Waterford Township, in Michigan, il 30 ottobre 2020. Le sue parole esatte: “Our doctors get more money if someone dies from Covid. You know that, right? I mean, our doctors are very smart people. So what they do is, they say, ‘I’m sorry, but, you know, everybody dies of Covid’. But in Germany and other places, if you have a heart attack, or you have cancer, you’re terminally ill, you catch Covid, they say you died of cancer, you died of heart attack. With us, when in doubt, choose Covid. It's true. No, it's true. Now they'll say, 'Oh, that's terrible what he said,' but that's true. It’s like 2000 dollars more, so you get more money”.

Ma Trump non ha portato nessuna prova di quello che ha affermato. Libero descrive le sue parole come una “sparata” nel titolo, ma nell’articolo riporta lungamente le affermazioni dell’attuale presidente degli Stati Uniti senza dare spazio agli accusati. Però trova spazio per le dichiarazioni di Biden e per il bilancio dei contagi.

Non è la prima volta che Trump lancia l’accusa: lo aveva già fatto per esempio in Wisconsin pochi giorni prima, causando anche in questo caso le smentite indignate delle associazioni di medici statunitensi.

Gli accusati hanno risposto così:

  • La presidente della più grande associazione di medici statunitensi, la American Medical Association (AMA), la dottoressa Susan R. Bailey, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui smentisce le parole del presidente Trump, definendole una “accusa ostile, oltraggiosa e completamente errata” (“a malicious, outrageous, and completely misguided charge”).
  • Numerosi medici, interpellati dalla stampa, hanno contestato duramente le accuse di Trump. Il direttore sanitario di un ospedale californiano, Brij Bhambi, ha dichiarato che una diagnosi falsa fatta per lucro sarebbe “una frode“ che comporterebbe il carcere, e ha chiarito che i rimborsi per i trattamenti dei pazienti Covid sono molto minori delle spese che gli ospedali hanno affrontato per prepararsi alle ondate di pandemia (“if I deliberately misdiagnose for financial gain, that’s the definition of fraud. I commit a fraud, I go to jail. My job is not to commit fraud. My job is to call a spade a spade.”... “There is a slight economic reimbursement for COVID, but the expenses that went into being prepared for the surge is much larger. So in some cases, heart patient hospitals lost a couple hundred thousand dollars.”).
  • La ACOG, l’associazione degli ostetrici e ginecologi statunitensi (American College of Obstetricians and Gynecologists), ha replicato così: “La scienza è scienza e i dati sono dati. I medici non hanno nessun motivo di inventarsi numeri sui casi di Covid e molti di loro sono morti per il virus. È irresponsabile e pericoloso insinuare che i medici, inclusi ostetrici e ginecologi, abbiano fatto altro che lottare coraggiosamente contro questa pandemia”.
  • Anche l’associazione dei medici per le emergenze ACEP (American College of Emergency Physicians) ha protestato il 25 ottobre 2020, definendo le accuse di Trump “irresponsabili e false [...] offensive [...] senza fondamento”.

The Guardian titola con chiarezza che si tratta di una falsità: “Trump falsely tells Michigan rally: 'Our doctors get more money if someone dies of Covid'” e la falsità dell’accusa è confermata in dettaglio dai fact-checker di Politifact e di Factcheck.org.

È vero che una legge firmata da Trump a primavera (il CARES Act) fornisce rimborsi maggiori agli ospedali che trattano pazienti di Covid, ma i pagamenti sono legati ai casi di Covid, non alle morti da Covid, secondo Bloomberg/FactCheck.org.

Inoltre la tesi di complotto proposta da Trump, ossia che il numero dei morti per pandemia è gonfiato dai medici, richiederebbe lo sforzo coordinato e fraudolento di migliaia di medici per migliaia di volte, visti i numeri dei morti negli USA. E i soldi andrebbero agli ospedali, non ai singoli medici.

Insomma, spiegazioni e smentite non mancano, ma Libero non ha ritenuto opportuno fornirle ai lettori.

 

TIMBRO: MALinformazione, per non aver chiarito al lettore che le accuse di Trump erano prive di qualunque fondamento e per non aver riferito ai lettori le smentite categoriche e ripetute delle associazioni di medici statunitensi.

 

LE FONTI: Video delle dichiarazioni di Trump: Bloomberg (da 0:49). Video integrale del comizio: Youtube (la frase citata è a 56:30). Trascrizione integrale del comizio: Rev.com

 

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