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2023/01/23

Lo strano caso dello spam in latino

Diversi amici e lettori mi hanno segnalato di aver ricevuto una mail in latino che li ha sorpresi moltissimo:

Bonus dies, mi amice, quid agis?

Longissimum tempus. Gaudeo te certiorem facere de meis rebus in accipiendis pecunia illa hereditatis sub cooperatione novi e patria tua translata.

Mox in INDIA sum incepta pro obsidione cum mea portione totius summae. Interim non oblitus sum praeteritorum laborum et conatum adiuvandi me in transferendis illis pecuniarum hereditatibus, quamvis aliquo modo nobis defecerit.

Nunc secretarium meum in LOME Togo Africae occidentalis contactum, nomen eius MRS JESSE ROBERT in inscriptionem electronicam (jessyrobert1991@gmail.com) pete ut tibi summam totalis ($1,500,000.00) tibi mitteret, cuius ego decies centena millia quingenti milia civitatum unitarum. pro recompensatione tua conservata pro omnibus praeteritis laboribus et conatibus me in re gerenda adiuvandum.

Tuam operam per id tempus valde probabam. Libenter igitur senties et contactum secretarii mei MRS JESSE ROBERTI et eam instrue ubi ad te mitteret ATM CARD summae totalis ($1,500,000.00). Fac ut sciam statim a te accipias ut post omnem passionem tunc gaudeam participare possimus. In momento, hic valde occupatus sum propter incepta collocanda, quae cum novo socio meo in manibus habeo, tandem meminerim me mandavisse pro te mandasse secretario meo ut ATM CARD exciperet (1,500,000.00) sic sentire. cum ea libere attingas, quantum tibi sine ulla dilatione mittet.

Optime respicit,
D. Eugenius Albert.

Se vi state chiedendo cosa voglia dire questa strana mail, magari perché l’avete ricevuta anche voi, non è una prolissa formula magica di Harry Potter o una comunicazione del Vaticano: è spam, ma uno spam decisamente originale.

Il latino del messaggio contiene errori grossolani: a un certo punto, per esempio, parla di “civitatum unitarum” dopo aver citato un importo, ma è una traduzione maccheronica di “dollari statunitensi”, ma il suo senso è vagamente traducibile lo stesso se sapete il latino o se ne immettete il testo in un traduttore automatico.

In sintesi, un sedicente “Eugenius Albert” vi ringrazia per averlo aiutato a trasferire una fantomatica eredità da un paese a un altro e vuole ricompensarvi dandovi una altrettanto fantomatica tessera Bancomat sulla quale ci sarebbe un milione e mezzo di dollari di credito. Per riceverla dovete solo contattare il suo secretarium, che sta a Lome, in Togo, e si chiama Jesse Robert. Il signor Albert vi chiede di farlo via mail -- pardon, in inscriptionem electronicam.

È chiaramente un tentativo di truffa, ma resta il mistero del motivo per cui lo spammer/truffatore ha scelto il latino. Potrebbe trattarsi di un modo originale per tentare di eludere i filtri antispam, che sembra aver funzionato, visto che me ne sono arrivate parecchie segnalazioni. Potrebbe anche essere un modo per incuriosire il destinatario. In tal caso, lo spammer forse presume che l’uso del latino non sia un ostacolo, visto che chi è sufficientemente incuriosito probabilmente ha a disposizione un traduttore online per decifrare il contenuto del messaggio.

Le prime ipotesi arrivate:

“Ho una soluzione: il latino è percepito come "Lingua franca della Chiesa", no? Semplicemente si passa dal "principe Nigeriano" all'"ammanicato delle banche Vaticane" come esempio di grande ricchezza” (Bufale.net su Mastodon

“temo che qualcuno, nel configurare il bot, abbia invertito il parametro Latin del set di caratteri al posto del parametro italian inerente la lingua di output del traduttore automatico.” (Informapirata su Mastodon)

Sia come sia, ovviamente non è il caso di rispondere. Haec epistula electronica delenda est.

 

Illustrazione proposta da Lexica.art chiedendo “spammer reading in Latin”.

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