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1998/12/03

[IxT] Una buona idea per tutelare i minori in Rete (3 dicembre 1998)

A me l'idea che ogni singolo utente debba dotarsi di un programma per proteggersi (o proteggere i propri figli) dalla pornografia, dalle idee devianti e dalle altre stravaganze presenti in Rete non è mai andata giù. E' inefficiente.

Per queste cose ci vuole una competenza informatica che la maggior parte dei genitori non ha (e non è giusto che sia tenuto ad averla) e che invece la maggior parte dei giovani ha o sa come procurarsi. Insomma, programmi come CyberSitter o NetNanny sono difficili da manutenere (richiedono di prelevare periodicamente i file di aggiornamento con la lista dei siti da "censurare") e facili da scavalcare.

Non prendetemi per bacchettone: il materiale che credo sia meglio non presentare ai bambini non è una banale questione di donne nude, contro le quali non ho nulla da obiettare, eccetto che tutta la perfezione plastica che si vede in fotografia rischia di preparare una gran delusione quando si iniziano le esperienze reali.

Però ci sono idee molto estreme, in Rete, che richiedono una mente matura per essere affrontate e sopportate con serenità. ammetto che dopo aver visto alcune delle cose che ho visto in Rete, come le teorie sulla superiorità della razza di turno e i manuali per l'automutilazione genitale corredati di fotografie, la mia opinione sul genere umano è scesa paurosamente (non era molto alta in partenza, OK, ma questa è un'altra storia).

Il buon senso suggerirebbe che a proteggere i minori in Rete debba essere il loro provider, creando abbonamenti con accesso sorvegliato per i minori e abbonamenti senza limitazioni per gli utenti adulti. E' relativamente facile mettere sui server un filtro di questo tipo. Non sarà a prova di bomba, ma è senz'altro più semplice da usare per l'utente (la manutenzione della lista dei siti censurati la fa il provider).

Il provider Split! di Genova (http://www.split.it) ha usato appunto il buon senso e ora offre una formula, chiamata Kid's Line, dedicata ai minori. Collegandosi a Split con un abbonamento assegnato a un minore, i siti pericolosi risultano semplicemente inesistenti. Collegandosi con un abbonamento normale, invece, si può vedere tutto quel che si vuole. Semplice, pratico e facile.

I server di Split si appoggiano alla "lista nera" di pagine Web giudicate inadatte che viene compilata e aggiornata continuamente dalla RSAC (Recreational Software Advisory Council), che ha un'ottima reputazione in questo campo.

[fonte: Corriere Multimedia, 23/11/1998, pag. 16]

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

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