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2007/12/11

Disastri informatici (terza parte)

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Prosegue la compilation di disastri informatici che vi faranno sembrare inezie quelli che vi capitano nelle vostre interazioni con bit e byte. La prima parte è pubblicata qui; la seconda è qui.


L'assistenza statale britannica ai minori perde 1,4 miliardi di euro


Un miliardo di sterline, pari a 2,3 miliardi di franchi svizzeri, nel 2004 andò in fumo anziché finire nelle tasche dei minori che hanno bisogno nel Regno Unito perché il sistema CS2, del colosso informatico EDS, usato dalla Child Support Agency (CSA), l'ente governativo che coordina l'assistenza ai minori, mandò troppi soldi a 1,9 milioni di persone e non ne inviò abbastanza a circa 700.000.

Una delle ragioni del pasticcio è che il dipartimento governativo che controllava la CSA scelse di riformare la CSA proprio mentre viene attivato il sistema informatico CS2. The Register e Silicon.com riferiscono che il governo britannico stava pagando la EDS un milione di sterline al mese.


Il Millennium Bug


Sembra un lontano ricordo, perché nonostante le previsioni catastrofiche non accadde granché. O meglio, non accadde granché proprio perché le previsioni furono ascoltate e furono spese cifre enormi per evitare disastri.

Per risparmiare, i programmatori degli anni Sessanta memorizzavano le date senza le prime due cifre dell'anno (per esempio "280963"). Ai tempi la memoria digitale costava carissima, per cui risparmiare due byte per ogni record era un vantaggio notevole. Pochissimi, all'epoca (tranne Bob Bemer, nel 1958), obiettarono che la cosa avrebbe causato problemi dopo il 2000, perché la data "280900" sarebbe stata interpretata come "28 settembre 1900". Qualsiasi calcolo basato su quei dati avrebbe fornito risultati sballatissimi.

Il mondo informatico fece finta di niente e andò avanti ad accumulare dati in questo formato bacato. Morale della favola: poco prima dell'arrivo del 2000, moltissimi sistemi informatici non erano pronti a gestire il cambio di millennio (lo so, i pedanti diranno che il millennio comincia nel 2001, ma questa è un'altra storia) e fu necessario correre ai ripari investendo cifre enormi.

Fu quello il vero disastro: la decisione di continuare a usare un formato di data stupido quando non c'era più alcuna giustificazione economica per farlo. Se vi fosse stata una scelta collettiva differente e il problema fosse stato affrontato e risolto quando l'informatica non era ancora così pervasiva, i costi della correzione sarebbero stati drasticamente inferiori. Il costo stimato dell'operazione Millennium Bug è di oltre 300 miliardi di dollari, secondo la BBC.


Laptop esplosivi (2006)


Un laptop Dell prende fuoco durante una fiera in Giappone, e le immagini fanno il giro del mondo: "bruciava, e ha continuato a produrre numerosi scoppi per più di cinque minuti", riferisce un testimone oculare. Un altro laptop, sempre Dell, esplode in un ufficio, e anche i Mac seguono la moda. Fonti: The Inquirer, Gizmodo.com.

Ls figuraccia porta al ritiro di oltre 4 milioni di batterie per portatili e rivela che il guasto era nell'alimentatore surriscaldato, ma Michael Dell accusò alla fine Sony di aver fornito batterie difettose. La scelta di Apple e Dell di far sostituire tutte le batterie della serie difettosa costò a Sony da 20 a 30 miliardi di yen (da 120 a 180 milioni di euro).


I passaporti britannici (1999)


Estate del 1999. L'agenzia britannica dei passaporti si accorge che non riuscirà ad emettere in tempo ben 500.000 documenti perché è stato appena introdotto un nuovo sistema informatico della Siemens, senza collaudarlo adeguatamente e senza formare il personale in modo sufficiente.

Il Ministero dell'Interno (Home Office) è costretto a pagare milioni di sterline di risarcimento e di straordinari. La causa è il sovraccarico del sistema, dovuto a una richiesta anormalmente numerosa di passaporti nuovi: a sua volta, la richiesta nasce da un cambio di legge che obbliga i minori di 16 anni ad avere un proprio passaporto, anziché registrarsi su quello dei genitori, se si recano all'estero. Normalmente questi picchi di richieste venivano gestiti assumendo personale temporaneo e facendo fare gli straordinari a quello permanente; ma stavolta, per via del cambio del sistema informatico, il rimedio è insufficiente. Il disastro costa 12 milioni di sterline.

La lezione è sempre la solita: mai, mai, mai cambiare il software mentre è in corso un altro cambiamento. Fonte: National Audit Office.


Un componente da pochi dollari paralizza 17.000 voli passeggeri (2007)


L'11 e 12 agosto 2007, l'aeroporto internazionale di Los Angeles tiene a terra 17.000 voli passeggeri, perché una scheda di rete difettosa di un computer dell'agenzia delle dogane e della sicurezza di frontiera (Customs and Border Protection), invece di spegnersi, continua a disseminare dati errati sulla rete informatica, e questo paralizza l'intera rete. Per più di otto ore diventa impossibile autorizzare chiunque ad entrare o uscire dagli USA. Fonte: Washington Post.

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