Questo è quello che sappiamo fare quando ci mettiamo d'impegno
La notizia che vorrei segnalarvi stride con quella di oggi dell'attentato suicida all'aeroporto di Mosca, ennesima riprova degli orrori di cui sono capaci gli esseri umani, ma è un contrasto importante. Mostra quanto possiamo essere bravi e grandi, se solo la piantiamo di scannarci per ragioni assolutamente idiote.
Siamo capaci di lanciare una sonda robotica, Mars Express, farle percorrere milioni di chilometri fino a raggiungere Marte e poi comandarla in modo che rivolga le sue fotocamere ad altissima risoluzione verso Phobos, una montagna larga 27 chilometri che orbita intorno a Marte, e scatti dalla distanza di centodieci chilometri immagini talmente nitide che il dettaglio più piccolo misura quattro metri.
È come stare a Milano e fotografare un pedalò che sta sul lago di Garda. E farlo mentre ci si sposta a tre chilometri al secondo, senza neanche far venire mossa la foto. Questo è quello che ci permette di fare la scienza. E queste sono le immagini di Phobos che né veggenti né contattisti ufologici possono anticipare o eguagliare:
Visto che Mars Express ha fatto vari scatti mentre passava vicino a Phobos, le immagini possono essere combinate per ottenerne una versione 3D, che potete godervi se avete gli occhialini rossi e blu.
Questo è Phobos che si staglia contro la superficie di Marte, in modo da far apprezzare quanto sia in realtà scuro e vicino al proprio pianeta questo satellite marziano.
Se volete il massimo, scaricate dall'apposito sito dell'ente spaziale europeo (ESA) la versione ad altissima risoluzione (fino a 7800 x 5200 pixel) dei primi piani di Phobos. Buona visione.
Fonti aggiuntive: APOD, Bad Astronomy.
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