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2012/02/07

Attenzione alle telefonate dell’“assistenza informatica Microsoft”: sono truffatori

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “azoni” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2013/02/09.

Se qualcuno vi telefona dicendo di far parte dell'assistenza tecnica di Microsoft e vi dice che è stato rilevato un problema sul vostro computer, NON seguite le sue istruzioni e riagganciate subito. È una truffa molto frequente che ha lo scopo di infettare il vostro computer e/o spillarvi dei soldi vendendovi un falso antivirus o un falso contratto di assistenza.
  • NON installate nulla di quello che vi viene chiesto telefonicamente di installare
  • NON effettuate nessun “test” proposto da chi vi chiama
  • NON date al chiamante numeri di carte di credito o altre informazioni personali
  • NON fatevi convincere dal fatto che chi chiama sa che avete un computer: ce l'hanno tutti e il truffatore sta soltanto tirando a indovinare
  • NON cedete a minacce di conseguenze gravi o ad altre forme di pressione
  • Se siete caduti nella trappola del truffatore, scollegate SUBITO il computer da Internet e chiamate una persona di fiducia competente in informatica o un servizio di assistenza informatica locale di buona reputazione: il vostro computer è probabilmente stato infettato e se lo lasciate connesso a Internet il truffatore può leggere e cancellare tutto quello che avete registrato nella sua memoria: mail, foto, documenti, indirizzi e altro ancora.

Ricevo da un lettore di Locarno, Federico, una nuova segnalazione della truffa delle telefonate di falsa assistenza informatica. Federico ha ricevuto poco fa una chiamata dal numero 0049 3157899672: gli è stato detto che erano stati ricevuti dei messaggi di allerta provenienti dal suo computer che indicavano un'infezione e il rischio di un crash del sistema. La voce ha chiesto a Federico di accendere il suo computer per dare modo a un tecnico di risolvere il problema.

Si tratta di una truffa internazionale molto diffusa, di cui ho già parlato in una puntata del Disinformatico radiofonico a settembre 2011. Spesso il truffatore propone un “test” che fa sembrare che il computer della vittima sia davvero infetto: per esempio chiede di premere il tasto Windows e il tasto R, digitare eventvwr, andare ai log di Windows e scegliere Applicazione. Questo fa comparire una serie di normali messaggi d'errore temporanei che si verificano in qualunque computer ma possono essere facilmente fraintesi.

Esempio di schermata di Eventvwr (Wikipedia)

Se la vittima abbocca, le viene proposto un contratto di assistenza, da pagare solitamente tramite carta di credito. In alcuni casi, il truffatore, dopo il pagamento, si offre di entrare nel computer della vittima per “riparare” il problema che in realtà non esiste. Non vi fidate: in generale, non date mai a sconosciuti il permesso di entrare nel vostro computer.

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