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2019/07/06

2781 km in 24 ore. Nuovo record di percorrenza in auto elettrica

È ancora molto diffusa l’idea che le auto elettriche non siano adatte a viaggi lunghi e veloci. In realtà dipende dal tipo di auto: ieri una Tesla Model 3 di serie (una Long Range AWD) ha percorso 2781 km in 24 ore, sfrecciando a oltre 170 km/h quasi ininterrottamente (salvo le pause per ricaricare) non su un circuito privato ma lungo uno dei tratti delle autostrade tedesche nei quali non c’è limite di velocità.

Il record, organizzato da Bjørn Nyland alternandosi alla guida con altri conducenti, è stato trasmesso in diretta streaming su Youtube e ha superato abbondantemente quello precedente (2644 km, sempre con una Tesla Model 3). Potete rivederlo qui.

Il momento del superamento del record precedente...


...e il risultato finale.


Il record ha dimostrato la capacità dell’auto di sopportare sia un uso intenso ad alta velocità sostenuta, sia cariche ripetute ad alta potenza (ho visto picchi di 180 kW e oltre). Non tutte le auto elettriche hanno queste caratteristiche, ma il fatto che ne esista una dimostra che sono fattibili, ed è questo che conta.

Un aspetto interessante della dimostrazione è che non è stata usata la rete di ricarica Tesla (Supercharger), ma quella di Ionity, che attualmente in Europa offre potenze maggiori e quindi tempi di ricarica inferiori (ma sono in arrivo i Supercharger da 250 kW, per i quali le attuali Model 3 sono già predisposte). Ionity ha fornito gratuitamente la corrente per il test.



Tenendo conto delle pause di ricarica (che comunque sarebbero necessarie per mangiare, sgranchirsi e andare in bagno), la velocità media è risultata pari a 115 km/h, che è ragguardevole per qualunque tipo di auto.

In carica a 185 kW, equivalenti ad aggiungere oltre 1200 km di autonomia per ogni ora di ricarica.

Anche la strategia di carica adottata per il record è stata importante: invece di fare il “pieno” ogni volta, sono state fatte cariche frequenti e brevi (circa 15 minuti), caricando la batteria fino a non più del 50% e scaricandola quasi completamente prima di caricare. Questo ha permesso di ottimizzare i tempi di carica, perché a differenza delle auto a pistoni quelle elettriche si caricano molto rapidamente quando sono quasi completamente scariche e fino al 50-60% e poi rallentano man mano la velocità di carica.

Fra l’altro, 15 minuti di ricarica per avere circa 250 km di autonomia in più (oltre ai 400 abbondanti offerti dal “pieno” fatto prima di partire) rendono i tempi di ricarica molto competitivi rispetto a quelli di rifornimento delle auto a pistoni.

Certo, la Tesla Model 3 non è alla portata economica di tutti, ma se la può permettere chiunque oggi compri una berlina di fascia alta e i prezzi stanno scendendo. Potrei farlo anch’io, considerandola come investimento a lungo termine (da tenere per almeno 15 anni) e tenendo conto dei costi bassissimi di rifornimento (un quarto della benzina equivalente) e di manutenzione: non l’ho ancora fatto perché prima devo finire il leasing della mia auto a pistoni attuale e trovo la Model 3 un po’ scomoda per le mie gambe lunghe se mi siedo dietro quando guida qualcun altro; per ora la mia candidata ottimale è la Hyundai Kona.

Ma pensate a com’erano le auto elettriche solo dieci anni fa e considerate quanti progressi sono già stati fatti da allora. Uno stress test di questo genere sarebbe stato assolutamente impensabile.

Lo stesso vale per la connettività Internet: oggi è normale trasmettere una diretta video in streaming da un telefonino mentre si corre in auto a 170 km/h. La tecnologia corre: cerchiamo di non restare fermi a idee non aggiornate.


Nota: prima di fare domande e obiezioni sulle auto elettriche nei commenti, leggete per favore Fuoriditesla.ch, dove ho raccolto e documentato in dettaglio la maggior parte delle risposte e i principali fatti da sapere.


Fonti aggiuntive: Electrek, CleanTechnica.


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