Ultimo aggiornamento: 2023/04/18 9:40.
Il 13 aprile scorso Ford ha presentato la versione britannica di BlueCruise, il suo sistema di guida assistita (non autonoma), che consente al conducente di viaggiare senza tenere le mani sul volante su specifici tratti autostradali, a velocità fino a 130 km/h, ma con l’obbligo di tenere gli occhi sulla strada, sotto la sorveglianza di una telecamera a infrarossi, e di essere pronto a intervenire.
II sistema accetta che il conducente tolga gli occhi dalla strada per un massimo di cinque secondi e chiede di rimettere le mani sul volante in prossimità di incroci, confluenze o curve strette. Se il conducente non lo fa, l’auto emette avvisi sempre più intensi, fino a dare lievi colpi di freno, e poi rallenta fino a fermarsi.
Questa facoltà di togliere le mani dal volante per periodi prolungati rende BlueCruise superiore per certi versi al ben più conosciuto sistema Autopilot di Tesla, che tuttora obbliga il conducente a tenere le mani sul volante e consente di toglierle solo per poche decine di secondi o anche meno, a seconda del modello.
BlueCruise, inoltre, offre la sterzata collaborativa, ossia permette al conducente di sterzare (per esempio per dare margine a un ciclista o evitare una buca) senza che questo disattivi l’assistenza di guida, come avviene invece con altri sistemi “tutto o niente”, compreso Autopilot, nei quali il conducente deve agire con decisione sul volante per riprendere il controllo e poi deve riattivare manualmente l’assistenza di guida. La sterzata collaborativa non è una novità assoluta: è offerta per esempio in Europa da VW con il nome di Travel Assist.
Un altro pregio di BlueCruise è il mantenimento di corsia adattivo. Invece di tenere l’auto perfettamente centrata fra le strisce sempre e comunque, come fanno alcuni sistemi di mantenimento di corsia, BlueCruise sposta il veicolo leggermente a destra o a sinistra quando supera o affianca un altro veicolo, esattamente come fa istintivamente un buon conducente umano, aumentando così i margini di sicurezza e togliendo quella fastidiosa sensazione di eccessiva vicinanza che si prova spesso con altri assistenti di guida (dai commenti mi segnalano che anche le Tesla recenti si spostano in questo modo).
BlueCruise è già disponibile dal 2021 negli Stati Uniti e in Canada; questo annuncio è il suo debutto europeo, con la prima approvazione ministeriale (solo in UK) a togliere le mani dal volante durante la guida; è gratuito per i primi 90 giorni e poi viene offerto in abbonamento a 18 sterline al mese. Per ora è usabile esclusivamente su circa 3700 chilometri di autostrade premappate nel Regno Unito (mappa).
Gli utenti canadesi e statunitensi di BlueCruise sono circa 200.000 e hanno percorso oltre 102 milioni di chilometri a mani libere. Il sistema di Ford si è aggiudicato il primo posto nella classifica di Consumer Reports dei sistemi di assistenza alla guida, che consiglio di leggere perché è estremamente completa e informativa sui concetti di base di questi sistemi.
Questa classifica, fra l’altro, offre una rassegna dei vari nomi scelti dalle case automobilistiche per gli assistenti di guida: BlueCruise (Ford), ActiveGlide (Lincoln), SuperCruise (Chevrolet/GMC/Cadillac), Driver Assistance (Mercedes), Driving Assistance Professional (BMW), Safety Sense (Toyota), Safety System (Lexus), Travel Assist (Volkswagen), Adaptive cruise assist (Audi), Autopilot (Tesla), Highway Assist (Rivian), ProPILOT Assist (Nissan/Infiniti), Sensing (Honda), AcuraWatch (Acura), Pilot Assist (Volvo/Polestar), Highway Driving Assist (Hyundai/Kia/Genesis).
Qui c’è un video che mostra BlueCruise in funzione sulle strade statunitensi:
Questo è un video promozionale postato su Twitter da Martin Sander, general manager Model e Europe di Ford:
It’s not every day that you can say you’ve placed one foot in the future, but @Ford #BlueCruise becoming the first #handsfree driving system to receive approval for use on motorways in Great Britain is a significant step forward.
— Martin Sander (@MSander22) April 13, 2023
Watch my #OnTheRoad test drive below!#cooltech pic.twitter.com/4IvYfQdt7x
Va ricordato, come sempre, che questi sistemi sono assistenti di guida e non sostituiscono il conducente; possono al massimo affiancarlo. Sono tutti sistemi di Livello 2, secondo la classificazione SAE (automazione parziale). Ford sottolinea inoltre che in caso di incidente è comunque il conducente a essere pienamente responsabile dal punto di vista assicurativo.
Che io sappia, l’unico sistema di guida assistita attualmente disponibile che si assume la responsabilità legale in caso di incidenti è il Drive Pilot di Mercedes, che è un sistema di Livello 3 SAE e consente al conducente di togliere le mani dal volante e gli occhi dalla strada, ma funziona soltanto su tratti di strada molto specifici, solo di giorno, fuori dalle gallerie e a velocità ridotta (sotto i 60 km/h), ed è disponibile soltanto in Germania, in California e nel Nevada. Anche questo sistema, comunque, non consente pisolini o altre distrazioni consistenti, visto che dà un preavviso di soli 10 secondi prima di disattivarsi se incontra una situazione che non è in grado di gestire.
Fonti aggiuntive: BBC, Electrek, Road and Track, Electrek.
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