Niente aggiornamenti dell'hardware grazie al Trusted Computing?
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Siamo abituati a poter aggiornare i nostri computer cambiando memorie, processori, dischi rigidi, schede grafiche e quant'altro in modo da evitare di buttar via periodicamente tutto e ricomprare tutto da capo. Questo è un risparmio per noi, ma una mancata occasione di guadagno per chi produce hardware.
Apple è in una posizione particolare: gran parte del suo giro d'affari deriva appunto dalla vendita di hardware, sotto forma di iPod e di computer; in termini di bilancio, il software (compreso Mac OS X) è quasi trascurabile. Dal punto di vista degli utenti, invece, il software è uno dei principali motivi per comperare Apple. Da qui nasce un conflitto, ed è per questo che Apple cerca strenuamente di legare Mac OS X all'hardware Apple, al punto di integrare un chip Trusted Computing in ogni nuovo Mac per impedire (con relativo successo) che Mac OS X giri anche su hardware non-Apple.
Come dice Ars Technica, per una società che dipende dalla vendita di hardware, la possibilità di cambiare processore senza cambiare il resto del computer è una chiara minaccia al priorio modello commerciale. Da qui l'ipotesi (e va sottolineato che per ora è un'ipotesi) che Apple ricorra al chip TPM per impedire il cambio di processore e gli aggiornamenti in generale. Traduco:
Il TPM è stato incluso in tutti i Mac Intel venduti finora, e non c'è motivo che mancherà nei Mac futuri. Ha molti usi possibili, ma per Apple si riducono a due.
Il primo è che Apple vuole legare Mac OS X all'hardware Apple. Non è una novità: la EULA di Mac OS X consente all'utente di farlo girare soltanto su Mac. Esistono, e continueranno ad esistere, trucchi per eludere questa limitazione, ma per la maggior parte degli utenti il chip TPM garantirà che OS X giri soltanto su un Mac.
Il secondo, più importante per la nostra discussione, è la possibilità che un chip TPM possa impedire gli upgrade del processore. Una delle funzioni interessanti (o inquietanti) del TPM è che può legare una specifica configurazione hardware a una specifica macchina. Nel caso dei Mac, questo impedirebbe agli utenti di installare un nuovo processore.
L'articolo prosegue notando che ci sono altri modi per ottenere lo stesso impedimento, ma è interessante notare come il chip TPM si presti così agevolmente a questo tipo di manovra di controllo del mercato. Ci si trova, insomma, ad usare hardware intenzionalmente menomato per scopi commerciali, ed è per questo che molti considerano il Trusted Computing una trappola contraria alla libera concorrenza e ai diritti dei consumatori.