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2013/04/07

Le cose che non colsi - 2013/04/07

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “stuper” e “dlevi.m*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Torna, dopo una lunga pausa, la serie di post Le cose che non colsi: tutte le meraviglie che trovo in Rete e che non ho il tempo, purtroppo, di raccontare in dettaglio. Piuttosto che lasciarle andare, ve le segnalo almeno brevemente.

Nello spazio non si russa, si dorme benissimo, e si usano sia biro, sia matite. Cura definitiva per il russamento? Dormire in assenza di peso, come fa Chris Hadfield sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove contrariamente a una popolare leggenda metropolitana si usano sia biro, sia matite: specificamente portamine, Space Pen (biro con refill pressurizzato) e pennarelli inodori, oltre che stampanti ed etichettatrici. Lo ha detto lui su Twitter.

Il volo della capsula Dragon salvato per un pelo. Un microscopico errore di fabbricazione di una valvola stava per condannare al fallimento il secondo lancio del veicolo di rifornimento privato della ISS fabbricato da SpaceX. Software scritto in tempo reale, upload usando stazioni di trasmissione militari e altre cose da paura (Universe Today).

La NASA va a caccia di asteroidi per portarne uno a casa (forse). C'è un progetto NASA per andare a prendere un asteroide da 500 tonnellate e parcheggiarlo vicino alla Luna per studiarlo meglio, anche con equipaggi. Data prevista: 2019 (Associated Press). Ne parla in italiano Astronautinews.

Ma quanto è lontano Marte? Supponiamo che la Terra sia larga 100 pixel: a questa scala, quanto sarebbe lontano il pianeta rosso dove sta lavorando una squadra di nostri robot? Lo mostra graficamente, in maniera splendida, Distancetomars.com. Lo spazio è grande.

Time-lapse poetico dalla Stazione Spaziale. Non è il primo, lo so, ma la potenza delle immagini del nostro pianeta che arrivano dall'avamposto orbitante è sempre un incanto e non stanca mai.


Tappate la webcam; lo fanno anche gli esperti. C'è chi trova ridicolo ed eccessivamente paranoico mettere un pezzetto di nastro adesivo davanti alla webcam; ma esiste un circuito di guardoni digitali, i ratter, che spiano la gente attraverso queste telecamere. Ne ho parlato in una puntata recente del Disinformatico radiofonico. E si può disabilitare la luce-spia della webcam in alcuni modelli. Salta fuori che anche molti esperti di sicurezza, da Martin Muensch (FinFisher/FinSpy) a Mikko Hypponen (F-Secure) hanno, più o meno discretamente, tappato le proprie webcam (Sydney Morning Herald).

Sindone: le datazioni “alternative” di Giulio Fanti. Porta a porta e Voyager hanno presentato acriticamente le “scoperte” di Giulio Fanti che, guarda caso, dicono che la Sindone risalirebbe all'era di Cristo e non sarebbe quindi un falso medievale (come documentano invece tutte le altre indagini serie). Leggete questo articolo di Gian Marco Rinaldi per conoscere i metodi ben poco rigorosi di Fanti e la reazione della Chiesa a questa datazione. Spoiler: non è quella che immaginate (Queryonline).

Foto di ragazza che parla al cellulare nel 1938? Sabrina Pieragostini, nella sezione “scientifica” (sic) di Panorama, riprende un articolo del Daily Mail e ipotizza che un video del 1938 mostri una viaggiatrice nel tempo. Perché se vedi una ragazza che tiene qualcosa in mano vicino alla faccia in un filmato d'epoca, dev'essere per forza un cellulare e quindi lei dev'essere una crononauta. Non fa una grinza. A Panorama, quando sentono rumore di zoccoli, pensano subito che stia passando un unicorno. Aggiornamento (2013/04/10): Query fa le pulci alle varie ipotesi.

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