Cerca nel blog

2010/10/01

Facebook, tempi spesi e nuove sicurezze

23 miliardi di minuti al giorno su Facebook, tuteliamoli con nuove misure di sicurezza


Questo articolo vi arriva grazie a uno sponsor.

Alla conferenza Virus Bulletin 2010 che si tiene a Vancouver, il boss del reparto anti-malware di Facebook, Nick Bilogorskiy, ha reso pubblico un dato che ha dell'incredibile, riferito da Graham Cluley di Sophos. Ogni giorno i 550 milioni di utenti di Facebook spendono sul loro social network in totale 23 miliardi di minuti: una media di circa tre quarti d'ora a testa.

Un altro dato intrigante: gli autori del worm Koobface, che circola su Facebook da un paio d'anni, hanno incassato in media 35.000 dollari la settimana nel corso del 2009, vale a dire 1,8 milioni di dollari l'anno. Mica male, ma Bilogorskiy ha detto che si sa chi sono e che le forze dell'ordine stanno indagando.

Se siete preoccupati che qualcuno vi rubi la password di Facebook e usi al posto vostro la vostra identità nel social network, Bilogorskiy ricorda che da qualche mese Facebook mette a vostra disposizione una funzione che vi avvisa via mail o SMS in caso di accesso al vostro profilo Facebook effettuato da un computer diverso da quelli che avete autorizzato.

Trovate i dettagli di questa funzione nel blog di Facebook, ma in sintesi: andate su Account, Impostazioni account, Protezione dell'account, Modifica e attivate le notifiche di accesso.


Il servizio non è molto preciso nell'identificare la località dalla quale è stato effettuato l'ultimo accesso (nella schermata qui sopra, io non ero affatto a Zurigo; l'indicazione si riferisce al provider che usavo), ma è uno strato di protezione in più comunque consigliabile. In caso di accesso da un dispositivo diverso da quelli autorizzati, verrà posta una domanda di verifica.

Cluley, sempre ottimista, sottolinea però che anche la notifica via mail si presta a trappole di social engineering: dice che sarebbe molto facile per degli aggressori confezionare una mail di notifica falsa che mandi in panico l'utente e lo inviti a cliccare su un link che porta a un sito-trappola. La raccomandazione di tenere sempre i nervi saldi vale anche stavolta.

Nessun commento: