La frase di Hollande avrebbe una traduzione chiarissima e inequivocabile, dicono i sostenitori di questa tesi: “coloro che hanno commesso questi atti: quei terroristi, quegli Illuminati, quei fanatici....”. Ma si tratta di un banale errore di traduzione: “illuminés”, in francese e in questo contesto, non significa “Illuminati”. Vuol dire “esaltati, fanatici, visionari”. Basta consultare un dizionario e chiedere a chiunque sappia il francese.
Del resto, se davvero Hollande avesse voluto denunciare il ruolo della società segreta degli Illuminati nella strage di Parigi, non l’avrebbe certo fatto semplicemente citandone distrattamente il nome in un discorso per poi passare oltre.
Ma la mentalità cospirazionista è fatta così, e questo è un caso esemplare di come funziona. Una persona normale che non conosce bene il francese, quando sente Hollande usare la parola illuminés, presume che abbia un significato normale che gli sfugge, che sia magari un falso amico, ossia una parola che somiglia foneticamente a un’altra della propria lingua ma non ha lo stesso significato, e va a procurarsi un dizionario per cercarne il significato nel contesto. Un complottista pensa invece immediatamente che si tratti di un messaggio in codice; il dizionario non gli serve, perché lui ha già capito tutto. E più gli dici che ha frainteso, più si convince di essere l’unico che ha realmente visto la verità.
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