L’origine dell’universo secondo Il Giornale e Serena Pizzi. Credit: Wikipedia. |
Potreste aspettarvi che un giornale serio, per intervistare un esperto su un argomento complesso e scientifico come le onde gravitazionali, mandi qualcuno che abbia almeno un’infarinatura di fisica o di astronomia. Macché: ci manda qualcuno che non sa la differenza fra Big Ben (la celeberrima campana che per estensione dà il nome anche al celeberrimo orologio montato sulla celeberrima torre a Londra) e Big Bang (l’espansione esplosiva che ha dato origine all’universo).
Dice infatti la Pizzi: “I fenomeni dell'Universo, da questo momento, saranno più comprensibili? E il Big Ben?”
Su, Paolo, non infierire, direte voi. Un errore di battitura può capitare a tutti. Un momento di distrazione, un calo di zuccheri, un caffé di troppo. Ma non è un errore, perché la stessa perla ricompare più avanti, insieme ad altri tre svarioni (cinque se includiamo quelli tecnici): “I segnali che abbiamo raccolto ieri appartengono ad un universo di 1 miliardi e tre anni fa da noi. Per riuscire ad arrivare agli anni del Big Ben bisgonerà potenziare i nostri strumenti.” Questo è quello che la Pizzi fa dire al povero Prodi.
L’errore di confondere Big Ben e Big Bang è uno dei più ricorrenti nel giornalismo italiano: un vero e proprio pons asinorum. Gli anni passano, l’errore resta.
Lezione di giornalismo avanzato: Ricordati che Big Ben è un orologio e Big Bang è un concetto di astrofisica. Ah, e Big Babol è una cicca e non c’entra un c*zzo con gli altri due.
E poi i giornalisti si chiedono perché gli scienziati sono spesso riluttanti a farsi intervistare.
Screenshot e copia su Archive.is per documentare il tutto:
Se non trovate tutti e cinque gli svarioni nella frase finale della Pizzi, la soluzione è nei commenti.
Aggiornamento (2016/02/13 11:45): L’articolo de Il Giornale è stato corretto, ma solo per la parte riguardante il Big Ben/Bang.
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