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2019/06/14

App di calcio ufficiale usa i tifosi come spie

Da un’app scaricata da chissà dove o diffusa da chissà chi ti puoi aspettare che possa essere ficcanaso. Ma che lo faccia un’app realizzata da un’organizzazione sportiva no.

Eppure è quello che è successo con LaLiga, l’app ufficiale del campionato spagnolo di calcio, che è stata colta a usare il microfono e la geolocalizzazione degli smartphone per trasformare milioni di utenti in spie, come spiega bene Punto Informatico.

L’app LaLiga, infatti, accende il microfono degli smartphone sui quali è installata e ascolta l’audio ambientale, alla ricerca dell’audio di una partita di calcio. Poi comunica ai suoi proprietari, la Liga de Fútbol Profesional, la localizzazione dello smartphone, per sapere se l’audio proviene da un locale non autorizzato a diffondere la partita.

La Liga è stata sanzionata con 250.000 euro per questa funzione dall’agenzia spagnola per la protezione dei dati (AEDP) perché gli utenti non venivano avvisati chiaramente dell’esistenza di questa forma di sorveglianza di massa. L’app dovrà inoltre essere eliminata entro la fine di questo mese.

I gestori dell’app si sono difesi dicendo che agli utenti veniva chiesto il permesso di attivare il microfono e la geolocalizzazione, e questa modalità spiona era indicata nelle condizioni di servizio. La diffusione abusiva delle partite, secondo La Liga, causa mancati introiti per circa 400 milioni di euro l’anno.

Qualcuno, probabilmente, ha visto Batman - Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, nel quale altoparlanti e microfoni degli smartphone vengono usati per localizzare i criminali a Gotham, e si è fatto venire un’idea senza ricordarsi che nel film questo comportamento era chiaramente descritto come un inaccettabile abuso di potere.

È impensabile chiedere a tutti di leggere le interminabili condizioni di servizio di ogni singola app, ma è ragionevole almeno consigliare di fare attenzione prima di concedere a un’app accesso a funzioni come la localizzazione o il microfono senza motivi più che trasparenti.


Fonti aggiuntive: El Diario, Graham Cluley, Reuters, El Pais.






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