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2010/07/01

Brevi dalla Rete

Falla XP, roaming dati col tetto, saga iPhone4, spada laser fin troppo autentica, Google e Android orwelliani


Cominciano a diffondersi gli attacchi basati sulla falla del Centro di assistenza di Windows XP che ho segnalato un paio di settimane fa: Microsoft ha dichiarato di aver rilevato più di 10.000 computer attaccati in questo modo a partire dal 15 giugno scorso. Sono presi di mira particolarmente gli utenti in Portogallo e Russia. L'attacco si diffonde principalmente attraverso siti Web le cui pagine, dice Microsoft, sembrano generate automaticamente in modo casuale e scaricano sui computer delle vittime un vasto assortimento di cavalli di Troia, virus e strumenti per la diffusione di spam. Come già segnalato, Microsoft ha predisposto uno strumento gratuito che tura automaticamente la falla in attesa di una correzione approfondita. Gli antivirus aggiornati che identificano le pagine Web pericolose riconoscono questo attacco e permettono di evitarne le conseguenze (BBC; Punto informatico).

Da oggi (1 luglio) entra in vigore il tetto per il roaming dati negli stati dell'Unione Europea. Il nuovo regolamento (PDF in italiano) imposto dalla Commissione Europea prevede un limite di spesa per roaming dati predefinito pari a 50 euro mensili. Gli utenti possono impostare un limite differente o rinunciare a questa tutela, utilissima contro le bollette stratosferiche per chi usa la trasmissione dati all'estero. Gli operatori dovranno mandare un avviso quando gli utenti raggiungeranno l'80% del proprio limite. Scendono anche i prezzi per le chiamate vocali e gli SMS in roaming. Entro il 2015, l'UE vuole eliminare del tutto le tariffe di roaming. Nessun adeguamento, a quanto pare, in Svizzera, almeno stando al sito di Sunrise e Swisscom.

Ricezione iPhone 4: dopo i video dimostrativi dei problemi di ricezione quando si fa ponte con la mano fra le due antenne situate lungo il bordo dell'iPhone 4, arrivano i dati concreti. Anandtech usa un trucco astuto per trasformare le ingannevoli tacche del misuratore di campo in un indicatore numerico (in dBm) e scopre che fare ponte fra le antenne dell'iPhone 4 tenendolo in mano in modo normale attenua il segnale di quasi 20 dB: un'attenuazione sufficiente a causare problemi seri se il segnale della rete cellulare non è vicino al massimo, ma non tale da far cadere una chiamata quando il segnale è molto forte. Il risultato è confermato dai test di Gizmodo. Questo spiega la variabilità dei risultati delle prove empiriche: dove il segnale è forte, il telefonino "prende" lo stesso anche quando viene tenuto nel modo "sbagliato". Dai test emerge anche un dato positivo: l'iPhone 4 è più capace del suo precedessore di mantenere una chiamata quando il segnale è molto basso (Ars Technica). Una correzione via software sarebbe possibile, secondo alcuni.

Ancora iPhone4: trapelano tramite BGR le risposte predefinite dei call center Apple ai clienti che lamentano problemi di ricezione: non ammettere che esiste un difetto, consigliare di impugnare il telefono in un altro modo, dire che il problema c'è in qualunque cellulare e soprattutto non promettere una custodia gratuita (che risolve il problema). Intanto Apple pubblica un'offerta di lavoro per tre tecnici di antenne per iPad/iPhone, ma è sicuramente una coincidenza ironica. È stata avviata una class action contro Apple a causa dei problemi di ricezione. Una mail attribuita a Steve Jobs dice che "non ci sono problemi di ricezione. Restate in ascolto"; un'altra dice "Ci stiamo lavorando." E ci sono problemi anche con il sensore di prossimità, secondo The Register.

Anche Android ha le sue magagne, ma di sicurezza. Il sistema operativo per cellulari di Google è capace di cancellare automaticamente le applicazioni dai telefonini degli utenti, come ha scoperto l'esperto di sicurezza Jon Oberheide quando Google ha rimosso dal suo telefonino un'applicazione che lui stesso aveva collocato sull'Android Market. C'è di più: sempre Oberheide ha scoperto anche che Google può installare automaticamente da remoto un'applicazione. Le implicazioni di sicurezza sono fin troppo ovvie, e l'idea di avere un telefonino del quale qualcuno può decidere e cambiare il contenuto a proprio piacimento è veramente infelice. Google dice che è la prima volta che ha usato questa funzione, cosa che conferma la sua esistenza.

Spada laser? Non proprio, ma è pericolosissima e proprio per questo irresistibile. Il laser Arctic Spyder III della Wicked Lasers è da 1 watt e causa "danni permanenti e irreversibili alla retina". Brucia la pelle istantaneamente. Bonus: costa soltanto duecento dollari. Doppio bonus: è confezionato in un'impugnatura che somiglia tanto a quella di una spada laser di Guerre Stellari. Così tanto che la Lucasfilm ha ordinato alla Wicked Laser di cessarne la commercializzazione. Godetevi il video finché potete.

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