È facile non rendersi conto di quante informazioni personali lasciamo trapelare quando usiamo un social network e per questo bisogna fare attenzione nel concedere l’amicizia. Per esempio, Soren Louv-Jansen, uno sviluppatore software danese, ha scoperto che è possibile usare Facebook per tracciare le abitudini di sonno degli amici e ha pubblicato uno strumento che facilita questo monitoraggio.
In sintesi, Facebook aggiunge un timestamp (marcatore temporale), chiamato lastActiveTimes, che indica pubblicamente la data e ora dell'ultima volta che gli utenti amici sono stati attivi su Facebook e Messenger. Soren ha creato un software scaricabile che controlla questi timestamp ogni dieci minuti, il traduce e li usa per creare una mappa grafica dei cicli di sonno degli utenti.
“Il mio scopo non è spiare i miei amici. Voglio che le persone siano consapevoli che lasciano tracce digitali dovunque vadano”, dice lo sviluppatore, precisando che Facebook potrebbe decidere di nascondere quest’informazione ma potrà sempre raccoglierla per sé.
Facebook, però, non l’ha presa bene e ha avvisato Louv-Jansen che sta violando le condizioni d’uso del social network, invitandolo a non offrire il suo software di monitoraggio. Tuttavia Facebook, nelle sue dichiarazioni, ha aggiunto un dettaglio che rende ancora più intrusivo il monitoraggio delle attività altrui: i nostri cicli di sonno possono essere sorvegliati non solo dagli amici ma anche dalle persone che abbiamo aggiunto come contatto Messenger o con le quali abbiamo scambiato un messaggio.
Fonti aggiuntive: Washington Post, Naked Security.
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