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A ottobre del 1971, infatti, Ray Tomlinson inviò il primo vero e-mail. Lo fece sul predecessore di Internet, denominato ARPANET. Nell’ambito del proprio lavoro, Tomlinson stava modificando SNDMSG, un programma che consentiva lo scambio di messaggi fra utenti dello stesso computer condiviso, e creò un metodo per scambiare messaggi anche fra computer distinti su reti differenti: in altre parole, creò l’e-mail.
Tomlinson non ricordava il contenuto del fatidico primo messaggio, perché non riteneva che si trattasse di un evento particolarmente importante. Disse nel 2009 che si trattò probabilmente di una serie di caratteri a caso. Non ricordava i dettagli anche perché la creazione dell’e-mail non faceva parte del suo incarico di lavoro ma gli sembrava semplicemente “un’idea carina”.
Tomlinson si trovò a dover scegliere un carattere che, nell'indirizzo di un utente, separasse il nome dell'utente dal nome del computer presso il quale risiedeva. Notò la chiocciolina sulla tastiera della propria telescrivente e gli sovvenne che questo simbolo in inglese si legge “at”, che significa appunto “al valore unitario di” ma anche “presso”. Gli venne spontaneo pensare che sarebbe stato carino se gli indirizzi di e-mail avessero avuto il formato “utente presso computer”, che in inglese è appunto “user AT computer”. Ed è per questo che gli indirizzi di e-mail usano la chiocciolina. Grazie, Ray!
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