L'Italia letteraria perde un gigante. È giunta notizia della scomparsa di #GiuseppeLippi, uno dei più grandi esperti di #letteratura fantastica e fantascientifica, curatore di #Urania e traduttore di #Lovecraft e #Howard. pic.twitter.com/vcRMOar6dh— Agenzia Alcatraz Edizioni (@AlcatrazEdiz) December 15, 2018
Giuseppe Lippi, storico curatore di Urania, saggista, autore e traduttore di fantascienza, è morto ieri.
Come tanti della mia generazione, ho un debito enorme di cultura con lui: per Urania, per Robot, per tutti i saggi e le traduzioni letterarie che ha scritto e realizzato nel corso della sua carriera (documentate nel Catalogo Vegetti), e per tutto il suo impegno nella divulgazione delle opere migliori di un genere che in Italia è stato per decenni una nicchia snobbata ma che tocca temi che sono diventati più che mai di attualità, come il cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale.
Lo incontravo spesso ai convegni di fantascienza, come la Deepcon, e al Festival del cinema di fantascienza di Trieste. Mi sembra ieri che chiacchieravamo insieme in treno di Moon, di Duncan Jones. È tempo di riprendere in mano il suo grande saggio su 2001 Odissea nello spazio, che ho nella mia libreria, e rileggere i suoi pensieri riascoltandone la voce.
Il funerale si terrà a Pavia alle 15 presso la Sala del Commiato del Cimitero Maggiore.
Lo ricordano in tanti attraverso le pagine di Fantascienza.com e Il Messaggero.
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