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2019/01/05

Instagram, quando bastano un selfie e un numero per finire molestati

Ultimo aggiornamento: 2019/01/11 13:10. Alcuni nomi, luoghi e dati di questa storia sono stati alterati per riservatezza.

Che pericolo ci sarà mai a postare un normale selfie su Instagram? Se sei una giovane ragazza, il pericolo c’è eccome, e Instagram non fa praticamente nulla per proteggerti.

Marta (non è il suo vero nome) è una ragazza svizzera minorenne che, come tante persone della sua età, pubblica dei selfie su Instagram: foto normali, nulla di sconveniente. Ha un account pubblico.

Mi ha chiamato chiedendo aiuto perché qualcuno aveva preso uno dei suoi selfie, aveva creato un account Instagram basato sul suo nome e cognome, e aveva messo nel profilo il suo numero di telefonino con le parole “Scopo gratis”, “Sono una zoccola” e altre volgarità.

La ragazza aveva cominciato a ricevere numerose telefonate e molti messaggi su WhatsApp riguardanti quel profilo falso e la sua apparente offerta, e ovviamente si era agitata e spaventata. L’imbecille creatore del profilo forse pensava di fare uno scherzo divertente, una grande spiritosata, ma questa è molestia online; è cyberbullismo.

Le segnalazioni di Marta a Instagram, tramite l’apposita funzione Segnala dell’app di Instagram, non sono servite a nulla. Ho segnalato anch’io l’account fasullo, ottenendo solo questa risposta:

“Grazie per aver trovato il tempo di segnalare l’account di [omissis]. Sebbene analizzando l’account che hai segnalato per furto di identità abbiamo riscontrato che non viola le Linee guida della community, le segnalazioni come la tua rappresentano un aspetto importante che contribuisce a rendere Instagram una piattaforma sicura e accogliente per tutti”

Complimenti, Instagram. Vi segnalano un account nel quale sembra che una minorenne pubblichi il proprio numero di telefono e si offra per fare sesso, e per voi “non viola le regole della community”. E intanto il molestatore continua a tormentare la propria vittima, che non sa più a chi rivolgersi. Sospendere l’account segnalato in attesa di accertamenti no, vero?

Per chi si trovasse nella stessa situazione:

  • mandate un solo messaggio all’account fasullo (se non vi ha bloccato), dicendogli che quello che sta facendo è molestia e cyberbullismo e quindi è denunciabile, e intimandogli di cancellare subito l’account, ma non dite altro e non dialogate;
  • chiedete agli amici di segnalare l’account fasullo: è possibile che tante segnalazioni possano attirare l’attenzione dell’assistenza di Instagram;
  • non limitatevi a cliccare su Segnala nell’app, ma consultate (preferibilmente usando un computer, non il telefonino) la sezione Account che fingono l’identità di altre persone o entità di Instagram: troverete un questionario da compilare, al quale allegare “una foto chiara che ti ritrae con il documento di identità accettato in mano”;
  • i documenti accettati sono per esempio: certificato di nascita, patente di guida, certificato di matrimonio, documento di identità ufficiale diverso dalla patente di guida (per esempio una carta d’identità nazionale), passaporto;
  • deve essere la persona impersonata a inviare la segnalazione, dal proprio account (se non ha un account, può seguire la stessa procedura);

  • In alcuni casi la polizia può intervenire autorevolmente: Instagram spiega qui che “in caso di pericolo imminente per un bambino o rischio di morte o serio danno fisico a una persona, un rappresentante delle forze dell'ordine può inviare una richiesta usando il sistema di richieste online per le forze dell'ordine su facebook.com/records. In Svizzera, per esempio, c’è il Gruppo Visione Giovani della Polizia Cantonale.

In questo caso, oltre a consigliare a Marta di parlare della situazione con i propri genitori (cosa difficile, lo so) e guidarla nel raggiungere il modulo di segnalazione, ho provato inoltre a scrivere un tweet pubblico ad Adam Mosseri, Head di Instagram, riassumendo la situazione:


@mosseri Swiss journalist here. Young girl is being harassed on Instagram by someone impersonating her, posting her photos, name and phone number and offering free sex. She's being phoned by harassers. Reported multiple times. Ignored. Is this how you help your users?

Non so se è stato merito del tweet, della segnalazione dettagliata con documento d’identità fatta da Marta o di un ripensamento da parte del molestatore, ma alla fine l’account fasullo è scomparso.

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Tutto è bene quel che finisce bene, ma purtroppo questa storia ripropone un problema spesso trascurato: più cose personali pubblichi, più è facile che qualcuno ne abusi. E i social network non offrono strumenti di difesa efficaci e rapidi.

È triste doverlo fare, ma mi tocca dare un consiglio: tenete privati i vostri account Instagram se ci mettete cose personali, anche se vi sembrano innocue. Una ragazza avrebbe il diritto di farsi vedere in pubblico senza essere molestata, ma a causa degli imbecilli allupati deve prendere delle precauzioni.

A proposito di imbecilli: il primo di tutti sei tu, quello che ha creato l’account falso. Ma anche gli altri che hanno telefonato a una quattordicenne cercando sesso non sono migliori. Tormentare una ragazzina vi fa sentire grandi? Sì, grandi c*glioni. Fate pena.

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