Let's watch that again! pic.twitter.com/NEhbK4eUt1— Scott Manley (@DJSnM) April 11, 2019
Ultimo aggiornamento: 2019/04/12 18:00.
A certi spettacoli non ci si abitua mai. Anche perché ogni volta sono più incredibili. Stavolta SpaceX ha lanciato un Falcon Heavy, non più per una missione di collaudo ma per un carico pagante (il satellite Arabsat-6A), ed è riuscita a riportare intatti sulla Terra non uno, non due, ma tre booster su tre.
Ventisette motori attivi contemporaneamente, perfettamente coordinati, più quello del secondo stadio, hanno immesso il carico in un’orbita ellittica temporanea che arriva fino a 90.000 km dalla Terra: poco meno di un quarto della distanza dalla Terra alla Luna.
I due booster laterali sono rientrati direttamente al punto di lancio, pronti per essere preparati per una nuova missione; il booster centrale è atterrato sulla nave appoggio Of Course I Still Love You nell’Oceano Atlantico.
Anche la carenatura del satellite è rientrata dolcemente nell’Atlantico e verrà riutilizzata.
Both fairing halves recovered. Will be flown on Starlink 💫 mission later this year. pic.twitter.com/ouz1aqW3Mm— Elon Musk (@elonmusk) April 12, 2019
I due semigusci della carenatura, che da sola costa alcuni milioni di dollari, sono stati infatti dotati di avionica, di motori di manovra ad azoto e paracadute pilotabili e sono stati trattati per resistere alla salsedine. L’unico componente non recuperabile è il secondo stadio.
In altre parole, non solo SpaceX dispone del lanciatore più potente del mondo, ma quel lanciatore è anche in grandissima parte riutilizzabile. Questo fa precipitare i costi dei voli spaziali.
Sembra ieri che i concorrenti di SpaceX proclamavano che tutto questo era impossibile. Aspettiamoci grandi cose.
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