Credit: The Sun. |
Torno brevemente sul panico morale per Momo, gonfiato dal giornalismo irresponsabile come ho raccontato qui e qui, per segnalare che la scultura della bizzarra creatura, che sarebbe stata al centro di una sfida diffusa su Internet per indurre i bambini a commettere atti di violenza su se stessi e sugli altri (non era vero), è stata distrutta.
Momo era una scultura creata dall’artista giapponese Keisuke Aiso (nella foto) e presentata a una mostra d’arte a Tokyo nel 2016.
In realtà la scultura non si chiamava Momo, ma Mother bird (“uccello madre”) e rappresentava un ubume, una sorta di fantasma secondo la mitologia giapponese. L’immagine della scultura è stata poi ripresa su Reddit e diffusa come meme.
Ai primi di marzo scorso, Aiso ha dichiarato a The Sun (che non linko qui perché l’articolo è pieno di immagini sensazionaliste basate su Momo) che ad autunno 2018 l’opera stava marcendo e cadendo a pezzi e quindi l’ha gettata via. Ha dichiarato che “i bambini possono stare tranquilli che Momo è morta. Non esiste e la maledizione non c’è più”. O più precisamente, la maledizione non è mai esistita.
Fonte: Kotaku.
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