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2019/12/31

Samantha Cristoforetti lascia l’Aeronautica Militare, non lo spazio

Samantha Cristoforetti alla FedCon (2018). Credit: Paolo Attivissimo.

Ultimo aggiornamento: 2020/01/04.

Il Corriere della Sera ha pubblicato la notizia del congedo di Samantha Cristoforetti dall’Aeronautica Militare Italiana, previsto per i primi di gennaio 2020 con una cerimonia che si terrà ad Istrana, sede del suo 51° Stormo. AGI dice che è una pratica comune e non va interpretata come sintomo di ipotetici dissapori.

Nessun congedo, tuttavia, dall’attività astronautica, come qualcuno ha temuto: lo segnala Open e me lo conferma anche una fonte attendibile di settore. Inoltre nei mesi scorsi Samantha ha parlato apertamente nei media italiani e germanofoni di un suo ritorno nello spazio intorno al 2022.

Non so altro e possiamo benissimo attendere che sia Samantha stessa a comunicare le ragioni della sua scelta, se e quando vorrà. Per citare uno dei suoi autori preferiti, Douglas Adams, Don’t Panic!


2020/01/02


Repubblica sostiene drammaticamente (copia su Archive.is) che l’astronauta sarebbe stata “tradita dall’Aeronautica” perché “sembra che ci siano le pressioni dei vertici militari per far andare nello spazio un altro astronauta”.

Notate il “sembra”, che di solito si usa per pararsi le spalle quando non si hanno prove concrete e si fa puro pettegolezzo.

L’articolo è a firma da Luca Fraioli, che scrive che “non c'è niente da festeggiare, perché è evidente come, pur nel silenzio dei diretti interessati, l'addio sia stato tutt'altro che indolore.”

Sarebbe interessante sapere quali sarebbero, secondo Fraioli, queste evidenze. L’articolo è nella sezione a pagamento di Repubblica, alla quale non ho accesso. È prudente ricordare che i media non sono stati particolarmente sagaci nello scoprire neppure il nome giusto della figlia di Samantha Cristoforetti e che in un caso hanno addirittura inventato un’intervista.

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Verso sera Samantha ha pubblicato in un tweet alcune precisazioni, che riporto integralmente:

Tornata da una breve vacanza con la famiglia, vorrei fare alcune brevi precisazioni a proposito delle notizie che mi riguardano riportate nei giorni scorsi dalla stampa.

È vero che mi sono congedata dall’Aeronautica Militare il giorno 31.12.2019 transitando nel complemento. Era mia facoltà chiedere la cessazione del servizio da quando, nel settembre 2019, ho concluso i miei obblighi di ferma.
In previsione di questa "scadenza" avevo informato i vertici dell’Aeronautica Militare già all’inizio del 2019 sul fatto che avrei riflettuto, nel corso dell’anno, sull’opportunità o meno di continuare la doppia dipendenza da ESA e dalla Forza Armata, resa possibile dalla legge 1114/62.

Dal 2009 sono infatti impiegata in ESA in qualità di astronauta. Da ESA dipendo per l’impiego quotidiano e da ESA percepisco lo stipendio. L’appartenenza alla Forza Armata ha avuto negli ultimi 10 anni un valore simbolico e affettivo.

Le Superiori Autorità hanno inoltre sempre saputo, perché l’ho sempre detto chiaramente, che non avevo anche per il futuro intenzione di lasciare il mio incarico in ESA. Per questo ho ritenuto poco utile interrompere le mie attività per svariati mesi per svolgere i corsi necessari all’avanzamento a Ufficiale Superiore, e vi ho quindi rinunciato, rinunciando contestualmente di mia volontà all’avanzamento nel grado.

Riguardo ai motivi per i quali mi sono congedata e alle varie ipotesi che ho letto:

1) non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico: continuo ad essere un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e conto di tornare presto nello spazio;

2) non mi sento oggetto di discriminazione di genere: non posso entrare nella testa delle persone, ed è vero che siamo tutti, ma proprio tutti, pieni di bias di ogni tipo, ma io non ho motivo concreto di lamentare alcuna discriminazione di questo tipo;

3) ho avuto il massimo supporto da parte della delegazione italiana alla Ministeriale ESA dello scorso novembre, tanto che l’Italia ha ottenuto l’impegno per un secondo volo per me entro qualche anno; ho già allora manifestato pubblicamente la mia gratitudine al capo delegazione, Sottosegretario Fraccaro, e a tutto il team della Presidenza del Consiglio e di ASI, quest’ultimo guidato dal Presidente Saccoccia;

4) semplicemente, ho avuto occasione di esprimere alla Forza Armata, nelle sedi appropriate, il mio disaccordo riguardo ad alcune situazioni e, contestualmente, ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi. In schiettezza e reciproca cordialità, senza alcuna polemica. Speravo anche con discrezione, ma su questo nulla ho potuto.

La formazione di pilota militare è un’ottima strada, seppur certamente non l’unica, per prepararsi a fare l’astronauta. In vista di una nuova selezione astronauti prevista entro un paio d’anni, mi auguro che tanti e tante giovani Ufficiali vogliano partecipare e a loro va il mio “in bocca al lupo”. Alle tante amiche e ai tanti amici che vestono l’uniforme azzurra, il mio affetto. A tutte le donne e a tutti gli uomini dell’Aeronautica Militare e di tutte le Forze Armate il mio grazie, da cittadina italiana, per il servizio che prestano al Paese. Sono stata orgogliosa di essere una Vostra collega.


2020/01/04


Sempre Luca Fraioli, su Repubblica a pagina 21, riporta le parole del presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, che non si sbilancia sulle motivazioni della scelta di congedo di Samantha Cristoforetti nonostante i ripetuti tentativi di Fraioli di legarla alle “pressioni dell’Aeronautica per far volare nello spazio il tenente colonnello Walter Villadei, che da anni si addestra al di fuori dei programmi dell’Agenzia spaziale europea”. Saccoccia chiarisce che “Nella Ministeriale di Siviglia di fine novembre l’Agenzia spaziale e tutta la delegazione si sono impegnate per ottenere un nuovo volo di lunga durata per Samantha. Alla fine il direttore dell’Esa Johann-Dietrich Wörnerm [sic; è Wörner] si è impegnato a proporre Cristoforetti per un ritorno sulla Stazione spaziale internazionale entro il 2022.”

Insomma, le congetture abbondano, ma le vere motivazioni le sanno in pochi e quei pochi hanno deciso di tenerle riservate. Inutile perdersi in teorie. Quello che conta, per la carriera astronautica di Samantha Cristoforetti e per gli appassionati di volo spaziale, è che Sam tornerà nello spazio.

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