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1998/10/18

[IxT] Bertinotti nella mia mailbox? (18 ottobre 1998)

"Carissimo Fausto, mi dispiace che un uomo come te, sia finito a dirigire un partito che si è costituito per conservare gli aspetti culturali e la validità del comunismo nella nostra società post-moderna....."

Così iniziava un e-mail che mi sono trovato nella casella postale

Internet alcuni giorni fa. Dopo essermi ripreso dalla sorpresa, ho rispedito il messaggio al mittente avvisandolo che non era evidentemente arrivato al destinatario previsto.

Eppure il campo "To:" del messaggio era corretto:

To: <fausto.bertinotti@rifondazione.it>

Come possono succedere disguidi macroscopici di questo tipo?

Le cause possono essere infinite (un errore di configurazione di uno dei tanti nodi attraverso i quali transita un messaggio, ad esempio) ed è sostanzialmente inutile tentare di indagare.

Succede e basta.

Cosa più importante, questo esempio di "glasnost" involontaria deve servire a ricordarci la regola d'oro: l'e-mail non è ne' riservata, ne' garantita, e non bisogna quindi comportarsi come se lo fosse.

La riservatezza di una e-mail è sostanzialmente _zero_. E' come una cartolina postale: chiunque la maneggi durante il transito la può leggere. Se poi viene recapitata all'indirizzo sbagliato, come in questo caso, può finire persino nelle mani di un utente a caso.

Inoltre il recapito non è garantito. Quando inviate un messaggio, non dovete presumere automaticamente che arriverà di certo a destinazione. Internet è una rete basata sul concetto di "faccio del mio meglio, ma non garantisco".

Pertanto se dovete spedire informazioni riservate, o se volete essere sicuri che il destinatario le riceva, proteggete la vostra posta con uno dei tanti sistemi di crittografia liberamente disponibili e verificate che arrivi a destinazione facendo una cara, semplice, tradizionale telefonata.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

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