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2004/09/27

[IxT] Antibufala: il libro di scuola che insulta la sinistra e loda la destra

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "manassi", "maurizio" e "JeffHawk".

Circola da parecchio tempo un appello, diffuso via e-mail, secondo il quale un libro di testo in uso nelle scuole italiane conterrebbe frasi ingiuriose nei confronti della sinistra politica italiana.

L'appello parla di un "brano tratto da "I nuovi sentieri della Storia. Il Novecento", Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2003, Bellesini Federica, manuale di Storia di IIIa media, capitolo 2, paragrafo 1, pag.34", che reciterebbe così:

Gli uomini della Destra erano aristocratici e grandi proprietari terrieri. Essi facevano politica al solo scopo di servire lo Stato e non per elevarsi socialmente o arricchirsi.
Inoltre amministravano le finanze statali con la stessa attenzione e parsimonia con cui curavano i propri patrimoni.
Gli uomini della Sinistra, invece, sono professionisti, imprenditori e avvocati disposti a fare carriera in qualunque modo, talvolta sacrificando persino il bene della nazione ai propri interessi.
La grande differenza tra i governi della Destra e quelli della Sinistra consiste soprattutto nella diversità del loro atteggiamento morale e politico.

Il paragrafo citato sembra insomma insultare volutamente e palesemente una fazione politica e lodarne un'altra, con chiare allusioni alla situazione politica corrente, cosa indubbiamente fuori luogo in un testo scolastico che dovrebbe ambire all'obiettività.

Prima che proseguiate la lettura mi tocca fare una precisazione, nella speranza di evitare il diluvio di insulti che arriva ogni volta che il Servizio Antibufala tocca argomenti politici: la politica italiana non mi interessa, per il semplice fatto che non abito più in Italia. Il mio atteggiamento verso la politica italiana è quel misto di curiosità e orripilazione che si prova quando si passa accanto a un incidente stradale. Non ho una missione politica da compiere o schieramenti da difendere. Sono insomma molto al di sotto di eventuali beghe politiche fra destra e sinistra.

Detto questo, torniamo all'indagine. Il paragrafo incriminato esiste e la fonte citata è esatta. Ne trovate una scansione, gentilmente reperita da un lettore, insieme all'indagine completa sul caso, su Attivissimo.net

Tuttavia la frase acquisisce la forte connotazione di insulto politico a senso unico soltanto se viene estratta dal suo contesto.

La pagina del libro di testo citato, infatti, è tutta scritta usando il presente storico: è sufficiente leggerla per intero per capire che il paragrafo si sta riferendo esclusivamente al periodo storico descritto (la fine del 1800).

Inoltre la pagina contiene critiche anche per la destra, tant'è che il testo stesso dell'appello dice che i disonesti sono "professionisti, imprenditori e avvocati".

Non sembrano parole particolarmente adatte ad ingraziarsi la destra.

È ovvio che i confronti con la situazione attuale vengono comunque spontanei. Ma è proprio per questo che si studia la storia: per capire da dove veniamo e come ci siamo arrivati alla situazione odierna. Come si suol dire, chi non impara dalla storia è condannato a ripeterne gli errori. Allo stesso modo, chi non impara a valutare il contesto in cui vengono dette o scritte le cose è condannato a trovare significati occulti anche dove non ce ne sono e a ignorare gli indizi contrari alla propria tesi preconcetta.

C'è sicuramente chi potrebbe obiettare che le frasi incriminate sono comunque una forma di propaganda mascherata e disinformazione. Va considerato, tuttavia, che allo stesso modo anche la loro diffusione senza chiarirne il contesto è una forma di propaganda e disinformazione, ma in favore dell'opposta fazione politica. Un gioco molto pericoloso e poco costruttivo.

Ringrazio tutti i lettori che hanno contribuito con ricerche, informazioni e conferme a quest'indagine. I loro nomi o pseudonimi sono citati nell'indagine completa.

Ciao da Paolo.

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