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2006/04/17

Antibufala: trovato il creatore della falsa "autopsia aliena"

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "rspandre" e "skippermat".
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ricordate il filmato dell'autopsia di un alieno, che fece il giro del mondo nel 1995? Ci fu chi gridò alla prova definitiva dello sbarco degli extraterrestri a Roswell, e chi invece gridò alla bufala ben costruita. I dubbi che circolarono sin da subito, anche tra gli ufologi, non impedirono alle reti televisive (RAI compresa) di scucire cifre da capogiro pur di aggiudicarsi i diritti di trasmissione del filmato, che fu visto da circa un miliardo di telespettatori.

Ora, finalmente, i dubbi sono dissipati per sempre: il filmato è una bufala. Lo confessa uno dei suoi creatori, John Humphreys, noto ai cultori della fantascienza come uno dei realizzatori degli effetti delle celebri serie Max Headroom e Doctor Who. Giusto per continuare la tradizione di mungere lo scoop finché schiatta, la confessione arriva appena in tempo per promuovere un film, Alien Autopsy, basato sul filmato e in uscita nel Regno Unito in questi giorni. Humphreys è, guarda caso, uno degli scultori e consulenti del film.

La vicenda è raccontata dal Sunday Times, che riferisce che Humphreys fabbricò i fantocci usati per l'autopsia, che fu girata non nel 1947 a Roswell, nel New Mexico, ma più prosaicamente in un appartamento di Camden, nella zona settentrionale di Londra, nel 1995.

La confessione di Humphreys è abbastanza facile da verificare: è uno degli interpreti del filmato (il capo chirurgo). I "cadaveri" di lattice, racconta, furono riempiti con cervella di pecora, interiora di pollo e ossa e articolazioni comperate al mercato. La realizzazione richiese quattro settimane. Finito il filmato, girato da Humphreys, Ray Santilli (il direttore di una casa di produzione video che poi presentò al mondo i 91 minuti di "autopsia") e tre altre persone, i fantocci furono fatti a pezzi e buttati nella spazzatura in vari punti di Londra.

Per chi si ricorda perplesso che il filmato fu autenticato dalla Kodak, consiglio di leggere questa ricostruzione degli eventi (in inglese). Una copia del filmato è disponibile in Google Video.

Questa storia è l'ennesima dimostrazione del fatto che intorno all'ufologia, al paranormale e alle ipotesi di complotto c'è un giro di denaro e di interessi che impone sempre la massima cautela: è troppo facile fare un sacco di soldi inventandosi scoop e teorie spettacolari.

Questo non vuol dire che tutti gli ufologi siano matti o ciarlatani; ce ne sono alcuni che hanno un approccio cauto e rigoroso, ma ce ne sono tanti che vogliono credere a tutti i costi, e questo li espone a raggiri di questo genere.

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