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2006/04/06

Antibufala: i conti di Berlusconi sul reddito medio degli italiani

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "stefanocob****" e "edo4all".
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Premessa: siamo sotto elezioni e il tema è caldissimo, per cui mi tocca avvisare che cestinerò qualsiasi commento che tenti di usare questo blog come pulpito (pro o contro).

Premetto anche che abito all'estero da quasi tredici anni (ora sto in Svizzera), per cui dei teatrini della politica italiana non me ne può fregar di meno, grazie al cielo. Scrivo quest'articolo semplicemente perché gestisco un Servizio Antibufala e quest'appello mi sta intasando la casella di posta, segno che sta girando parecchio e che suscita interesse. Per cui eccomi qui a rispondere a chi mi ha chiesto di indagare.

Sta circolando un appello via e-mail il cui testo è grosso modo questo (con numerose varianti):

Ciao, hai ricevuto il libro di Silvio? (se non lo hai ricevuto:
http://www.forza-italia.it/speciali/riforme_risultati.htm)

Vai a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti, tra cui, quella che più mi ha colpito è la prima.

E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari.

Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? E' forse un modo di disorientare e disinformare moltissime famiglie, massaie e pensionati che, come me, hanno ricevuto il libro?

Comunque, per capire meglio queste cifre e per non essere davvero un "COGLIONE", mi sono fatto un po' di conti; sono andato sul sito internet www.uic.it, che è il sito dell'Ufficio Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro.
Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670 dollari (reddito 2001) moltiplicato per 1,15 fa:28.370,5 euro.

Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro. In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di 5861,73 euro!!!

Chi è il vero COGLIONE ?
DIFFONDETE!!!

Cominciamo con l'analisi dei dati. Come segnalato dai lettori nei commenti qui sotto, l'origine dell'appello sembra essere questa pagina del sito Invideoveritas.tk, che è un alias di un sito personale ospitato da Pixian.net.

Siccome appunto non abito in Italia, non ho ricevuto una copia del libro, ma vari lettori (che ringrazio) mi hanno mandato scansioni della pagina 154:

vera_storia_italiana_p154.jpg

Il link alternativo proposto dall'appello contiene la frase "Il reddito medio degli italiani è passato da 24,670 dollari del 2001 a 27,119 dollari del 2005" (è curioso, fra l'altro, l'uso tutto anglosassone della virgola come separatore delle migliaia). Non vengono fornite fonti e metodologie di calcolo per questi dati.

Gli importi coincidono con quelli dell'affermazione attribuita al libro, ma l'anno a cui si riferisce l'importo più recente è indicato dal link alternativo come 2005, non 2006 come nel libro e nell'appello. La differenza indicata, 2449 dollari, è esatta.

La pagina dei cambi giornalieri dell'UIC fornisce due dati leggermente contrastanti: se si richiede il cambio giornaliero con l'opzione "Una valuta", l'UIC indica al 22/5/2001 un cambio di 1,1792 euro per un dollaro, mentre se si richiede il cambio giornaliero con l'opzione "Tutte le valute", l'UIC indica un cambio alla stessa data di 1,1514 euro per un dollaro (l'importo indicato nell'appello). Per il cambio al 31/3/2006, l'UIC indica invece lo stesso valore di 0,8262 euro per un dollaro con entrambe le opzioni: con un lieve arrotondamento, si tratta comunque delle cifre indicate dall'appello.

Le conversioni euro-dollaro indicate dall'appello sono esatte e la differenza in euro fra reddito 2001 e reddito 2006 è giusta.

Tutto in ordine, dunque? Una volta tanto circola un appello autentico? No, perché come capita spesso quando c'è di mezzo la statistica, le cose non sono così semplici.

Ci sono infatti alcune considerazioni cautelative da fare. La scelta del 22/5/2001 è arbitraria e pesca un cambio superiore alla media del 2001 (che fu 1,1175 euro per un dollaro, secondo l'UIC). Infatti nel 2001 il cambio minimo fu 1,0476 al 5/1/2001 e quello massimo fu 1,1927 al 6/7/2001.

Anche la scelta del 31/3/2006 è arbitraria: per esempio, a marzo 2006 il cambio ha oscillato fra 0,813405 e 0,845594 e il valore medio è stato 0,831809; se si considera tutto il 2006, i valori sono identici. Il valore scelto dall'appello, comunque, è molto vicino alla media 2006.

C'è insomma nell'appello una leggera propensione a scegliere le cifre che maggiormente esaltano la sua affermazione, ma il problema fondamentale dell'appello è che siccome nella pubblicazione citata mancano le fonti e soprattutto i metodi di calcolo che hanno portato a questi valori in dollari, non c'è modo di sapere se siano stati ottenuti tenendo conto, per esempio, dell'inflazione, o se siano espressi in dollari 2001 o dollari 2006.

Di conseguenza, il calcolo fatto dall'appello potrebbe anche essere completamente errato se, per esempio, i 24.670 dollari indicati per il 2001 sono stati espressi come dollari attualizzati al 2006.

Sul fatto di usare i dollari al posto degli euro per "disorientare e disinformare", va detto che è abitudine comune, nelle statistiche, calcolare i redditi medi delle nazioni utilizzando il dollaro secondo regole di cambio estremamente complesse, come mostrato per esempio qui; quindi l'intento ingannevole non è l'unica spiegazione possibile.

Potreste pensare di tagliare la testa al toro usando i dati ISTAT per il reddito medio pro capite del 2001 e del 2006, espresso in euro. Buona idea: ho chiesto ad amici che lavorano del settore di fornirmi qualche dato, ma mi dicono che l'ultimo volume ISTAT sul reddito ha dati del 2000 e quindi non è adatto come fonte. Mi suggeriscono, invece del reddito, un indicatore che considerano molto più preciso, ossia la linea di povertà, anche se essendo calcolata sulla spesa e non sul reddito, si sposta a seconda della spesa globale e non necessariamente del reddito. Un documento ISTAT sul tema è qui. C'è anche una statistica sul reddito disponibile delle famiglie italiane, ma si ferma al 2003.

Un lettore, maidireaudit, ha preparato e mi ha mandato uno spreadsheet molto elaborato, generato sulla base dei dati della Banca d'Italia. I suoi risultati, ben diversi da quelli dell'appello, sono riassunti nei commenti. Pubblico il file (è un Excel, purtroppo) in modo che chiunque possa verificare la metodologia adottata.

Quello che è assodato, per il momento, è che il metodo di calcolo usato dall'estensore dell'appello è grossolano e non corrisponde a quello usato dagli addetti ai lavori, quindi è assai probabile che sia sbagliato. Inoltre si basa su dati le cui premesse di calcolo sono ignote, e questo può falsare totalmente ogni ragionamento.

Un lettore segnala inoltre che la data indicata per le elezioni del 2001 dall'appello (21 maggio) è errata: le elezioni si sono infatti tenute il 13 maggio. La data è indicata anche dal sito del Senato.

L'appello è quindi inaffidabile, ma anche l'opuscolo su cui si basa non consente alcuna verifica di affidabilità, essendo privo delle fonti dalle quali trae le cifre proposte e del metodo di calcolo di tali cifre.

L'indagine antibufala finisce qui: ogni ulteriore annotazione scivolerebbe nel commento politico.


Aggiornamento (2006/04/10)


Come notato nei commenti qui sotto, Forza Italia ha poi indicato la fonte delle cifre: si tratta di dati OCSE, specificamente dell'"indicatore OCSE espresso in dollari a parità di potere di acquisto($ppa)", nel calcolo del quale "non interviene il calcolo delle variazioni del cambio dollaro-euro". Tutto il can can, insomma, si sarebbe potuto evitare mettendo una semplice indicazione delle fonti e magari fornendo una conversione in euro fatta e documentata come si deve.

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