Untwirling: l'Interpol rivela il volto di un pedofilo, ma anche un segreto tecnico
L'Interpol ha diramato una serie di foto e altre informazioni riguardanti una persona denominata in codice Vico, le cui immagini terribili di abusi su minori circolano su Internet almeno da dicembre 2004. L'uomo (o chi ha diffuso le foto pedofile) riteneva di essere al riparo dall'identificazione perché il suo volto era mascherato tramite una tecnica digitale chiamata twirling: l'immagine viene deformata a spirale, come potete vedere nella foto qui sopra.
Ma l'Interpol ha rivelato di essere in grado di invertire la deformazione e recuperare il volto originale, e ha chiesto la collaborazione del pubblico per cercare di snidare quest'individuo. Il problema di questa scelta insolita è duplice: da un lato espone al rischio di vigilantismo anche persone la cui unica colpa è quella di somigliare al ricercato; dall'altro, rivela una tecnica d'indagine, che quindi è stata "bruciata": nessuno la userà più. Mantenerla segreta avrebbe dato agli investigatori un vantaggio che adesso si è perduto.
Non solo: ora chiunque abbia mai usato questa tecnica per mascherarsi o difendere la propria privacy (in situazioni meno drammatiche, s'intende) si trova esposto al rischio di essere smascherato. E la tecnica è estremamente semplice: è un normale filtro di Photoshop, come descritto in queste istruzioni.
Fonti: Interpol, New York Times, BoingBoing
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