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Lo liquiderei come giornalismo estivo per riempire il vuoto, se non fosse che cretinate di questo genere appaiono in tutte le stagioni. Sta circolando la notizia (Huffington Post.it e .com, Mirror, Daily Mail e persino la Rai) del ritrovamento di un'immagine della superficie della Luna nella quale si vede una figura umanoide in piedi, con tanto di ombra. Ovviamente, dato che non abbiamo missioni umane in corso sulla Luna, la conclusione-spazzatura proposta da varie fonti è che debba trattarsi di un alieno.
Ovviamente no, non è un alieno, anche perché pensare che le creature extraterrestri debbano per forza avere forma umana è supremamente arrogante oltre che ottuso. Si tratta semplicemente di pareidolia: una forma vaga che il cervello tenta di interpretare assegnandole un'identità familiare.
Più in dettaglio, un briciolo d'indagine da parte di queste testate dove la gente in teoria viene pagata per produrre notizie non guasterebbe. Se la facessero, infatti, salterebbe fuori che la tesi dell'“alieno umanoide” non sta in piedi nemmeno per un istante, e andrebbe cestinata subito, per una ragione molto semplice: le ombre sono sbagliate. Nell'immagine, infatti, l'ombra dell'“umanoide” indica una fonte di luce che sta in alto a sinistra, mentre le ombre dei crateri circostanti suggeriscono una fonte di luce che sta a destra.
Usando Google Earth per visitare la Luna ed esaminare l'anomalia, risulta che si trova alle coordinate 27°34’26.35″N 19°36’4.75″W (circa a 60 km a nord-est del cratere Lambert) e che la sua proiezione sulla superficie misura circa 160 metri. Sarebbe un alieno bello grosso.
C'è un altro fatto interessante: la stessa anomalia, come segnala un delirante sito ufologico al quale non voglio regalare pubblicità, c'è anche altrove in Google Moon e ha esattamente la stessa forma e “ombra” alle coordinate 26°47'13.20"N 3°10'8.65"E:
Ora decidete voi qual è la spiegazione più sensata e probabile:
a) gli alieni hanno piazzato sulla Luna colossali statue umanoidi che proiettano ombre fasulle e che la NASA fa finta di ignorare anche se le darebbero una motivazione potentissima per attirare soldi per tornare sulla Luna;
b) si tratta di esempi delle numerose macchie prodotte da polvere e peluzzi durante lo sviluppo, la duplicazione o la scansione delle immagini della Luna riprese su pellicola, e il nostro cervello tende spontaneamente a interpretarle come forme umane.
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