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2019/12/24

Arrivano le patch anche per i film: il disastro di “Cats”

Cats, il film basato sul celeberrimo musical a sua volta basato sul libro di poesie di T.S. Eliot, è un disastro tecnico di proporzioni epiche. Chi è andato al cinema a vederlo ha notato che gli effetti speciali digitali che dovrebbero trasformare gli attori in umanoidi felini sono sbagliati, assenti o incompleti.

Spicca, per esempio, la mano umanissima di Judi Dench, con tanto di anello al dito. C’è anche la mano umana di Rebel Wilson, addirittura in uno dei trailer ufficiali.


Chi ha visto il film nella sua versione iniziale ha detto di aver notato anche “un uomo che se ne sta semplicemente in piedi in mezzo a una scena di un raduno di gatti” e “una donna che dovrebbe essere un gatto ma è stata soltanto colorata e si sono dimenticati di aggiungerle il pelo” e altro ancora. I corpi e i volti degli attori (nomi fra l’altro di altissimo livello) sono spesso fuori sincronismo: “si vede chiaramente la separazione fra i volti degli attori e il ‘pelo’ digitale [... e si vedono] le linee delle scarpette da danza sotto quelli che dovrebbero essere piedi o zampe nude” (Screenrant).

Gli attori hanno infatti girato le scene indossando tute per motion capture e poi gli artisti digitali hanno usato i dati posizionali acquisiti dalle tute per aggiungere il pelo digitale e fondere le forme umane con quelle feline, a volte con risultati esteticamente sconcertanti, come si può vedere nel trailer qui sotto.


Il regista, Tom Hooper, aveva detto di aver finito il film appena prima della sua anteprima mondiale, ma chiaramente si è perso per strada qualcosa. Ormai il film, costato oltre 100 milioni di dollari, è in circolazione in migliaia di sale.

Nell’era della pellicola questo sarebbe stato un disastro irreparabile, con migliaia di costose copie da buttare e rifare e un incubo logistico senza pari, ma dato che ormai quasi tutti i film sono distribuiti su supporto digitale o addirittura tramite download, la Universal, che distribuisce Cats, ha preso una decisione senza precedenti: sostituire tutte le copie digitali fallate con una versione aggiornata e corretta, che è in distribuzione da un paio di giorni. Siamo arrivati alle patch per i film.

In passato è già capitato che un film sia stato modificato o corretto dopo l’anteprima, ma questo solitamente è avvenuto prima della duplicazione in massa per la distribuzione. L’unico incidente vagamente analogo che mi viene in mente è il ritiro, nel 1999, di 3,4 milioni di copie su videocassetta di Le avventure di Bianca e Bernie, un cartone animato della Disney datato 1977: in una scena della pellicola originale qualcuno aveva infatti inserito abusivamente, per due fotogrammi, una piccola foto di una donna a seno nudo che si affacciava a una finestra dello sfondo disegnato.


Fonti aggiuntive: Hollywood Reporter, Screenrant.


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