Questa è probabilmente la notizia più cyberpunk dell’anno: secondo il South China Morning Post, in Cina ci sono bande criminali che usano droni per bombardare gli allevamenti di maiali con materiale infettante portatore di influenza o peste suina africana.
Gli allevatori si trovano così costretti a vendere la carne di maiale a prezzi stracciati a queste bande, che la rivendono spacciandola per sana.
Un’azienda proprietaria di questi allevamenti, la Heilongjiang Dabeinong Agriculture & Pastoral Foods, nel nordest della Cina, ha tentato una difesa altrettanto tecnologica, installando un jammer per interferire con i segnali GPS di geolocalizzazione usati dai droni per arrivare a destinazione con il loro carico contaminante.
Ma il jammer ha avuto conseguenze inattese: oltre a disorientare i droni dei criminali, ha interferito con i sistemi di localizzazione ADS-B degli aerei di linea che andavano e venivano dall’aeroporto di Harbin. Le autorità hanno ordinato all’azienda suinicola di consegnare il jammer.
Viviamo nel futuro: semplicemente non nel futuro che avevamo desiderato.
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