Oculus ha rilasciato un paio di settimane fa un aggiornamento software per il Quest che abilita parzialmente il tracciamento delle mani (hand tracking): in pratica, le telecamere integrate nel visore vedono le mani dell’utente e ne riconoscono la posizione e i movimenti, traducendo il tutto in comandi. Il risultato è che si può fare a meno di impugnare un controller e cliccare pulsanti.
Per ora le funzioni sono limitate: i giochi non supportano ancora questo tracciamento e lo si può usare solo nell’interfaccia della Home del Quest o nel browser o in Oculus TV, per esempio per gestire i video. Ma l’effetto è notevole, come potete vedere nella registrazione del mio primo esperimento di hand tracking qui sotto (sì, lo so, è su Facebook, che detesto con tutto il cuore, ma l’esportazione rapida dei video passa da lì).
Il software riconosce le posizioni delle mani e delle singole dita, a patto che siano nell’ampio campo visivo delle telecamere integrate nel visore e che non si sovrappongano. C’è qualche lieve imprecisione quando faccio il saluto vulcaniano, come noterete a circa 39 secondi nel video, ma come primo assaggio, oltretutto gratuito e senza necessità di hardware aggiuntivo, davvero non c’è male.
L’aggiornamento include anche un breve tutorial che insegna i principali gesti: unire pollice e indice equivale a fare clic; tenerli uniti e spostare la mano equivale a trascinare.
Per installare l’aggiornamento è sufficiente andare in Settings - About e cercare se ci sono aggiornamenti. Se siete aggiornati a una versione software dalla 12 inclusa in su, siete a posto. Se l’avete appena installata, dovete fare reboot dell’Oculus (un semplice restart non basta), e a questo punto comparirà, sempre in Settings - About - Experimental Features, la nuova opzione Hand tracking. Abilitatela.
Fatto questo, per passare dai controller al tracciamento delle mani si va nel menu Home, nel quale si trova, sotto Settings, la voce Use Hands.
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