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2011/11/02

Antibufala: 45 cent se inoltri la storia del ragazzino-eroe. Sei colpi di pistola dal patrigno, mille pistola che inoltrano l'appello-bufala

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “Claudio Par*”. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2012/05/31.

Sta impazzando su Facebook questa catena di Sant'Antonio:

Un ragazzo di 14 anni ha ricevuto sei colpi di pistola dal suo patrigno, il ragazzo stava cercando di proteggere sua sorella di due anni che stava per essere violentata. Non è successo nulla, grazie al coraggio di suo fratello. Tutto questo è accaduto mentre la madre era al lavoro, questo ragazzino coraggioso combatte per la vita, ma i medici dicono che non sopravviverà senza una manovra. Operazione che è molto costosa e che sua madre non può permettersi. Facebook e le aziende accettano di donare 45 centesimi per ogni volta che qualcuno pubblicherà questo messaggio sul suo profilo, si prega di perdere 2 secondi copiate e incollate sulla vostra bacheca.. provare non costa nulla.

Di solito sono paziente nello spiegare che questi appelli-colletta sono bufale, ma stavolta francamente mi sembra che si sia raggiunto un livello di stupidità e superficialità superiore al normale. Seriamente: chi è così tonto da credere a un appello che non fa nomi, non cita luoghi, non dice quando sarebbe successo il fatto e non contiene un rimando a una pagina di riferimento per l'iniziativa che magari indichi una data di scadenza?

È mai possibile che nessuno si chieda che cosa succede se per caso l'appello non raggiunge un numero di adesioni sufficiente? Facebook e le fantomatiche “altre aziende” lasciano crepare il ragazzino? Senza una datazione, come si fa sapere se l'ipotetica raccolta di fondi è ancora valida?

E nessuno che si ferma a chiedersi che diavolo è la “manovra” senza la quale il ragazzino non sopravviverà?

Infatti l'appello è una bufala che risale a febbraio del 2010 ed era inizialmente scritta in inglese, come racconta Snopes.com. Diffonderla non è soltanto inutile: è stupido, perché bastano tre secondi di riflessione per capire che è una bufala. E non vale difendersi dicendo “male non fa”. Ne fa: svilisce gli appelli reali. Quelli per i quali non basta un inoltro di massa, ma bisogna fare qualcosa di più concreto. Alimenta l'idea decerebrata che basti un clic per salvare una vita.

Ma come dice giustamente Snopes, se volete cambiare la vita di un ragazzino ferito o malato, il modo migliore resta quello tradizionale: donare i vostri soldi o il vostro tempo anziché pulirvi la coscienza mandando in giro un messaggio senza valore. Anche Softpedia è molto chiara: diffondendo questa panzana non fate altro che spaventare la gente e sporcare le bacheche di Facebook con delle bugie.


2012/05/31: variante italianizzata


Via Twitter, @iliaverrocchi mi segnala una variante dell'appello nella quale qualcuno, per motivi insondabili, ha aggiunto un nome italiano che identificherebbe il ragazzo ferito. Ecco la schermata catturata da @iliaverrocchi:


Ho evidenziato le differenze rispetto al testo originale:

Francesco De Rosa un ragazzo di 14 anni ha ricevuto sei colpi di pistola dal suo patrigno, il ragazzo stava cercando di proteggere sua sorella di due anni che stava per essere violentata. Non è successo nulla grazie al coraggio di suo fratello. Tutto questo è accaduto mentre la madre era a lavoro, questo ragazzino coraggioso, combatte per la vita, ma i medici dicono che non sopravviverà senza una... manovra. Operazione che è molto costosa e sua madre non può permettersi. Facebook e le aziende accettano di donare 45 centesimi per ogni volta che qualcuno pubblicherà questo messaggio sul suo profilo, si prega di perdere due secondi. Copiate.

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